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Fcei, chiusura raccolta fondi per terremoto in centro Italia

«L’Appello che la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) ha rivolto alle chiese, alle agenzie ecumeniche internazionali, a donatori e donatrici vicini agli evangelici italiani ha avuto un grande seguito. Dopo il terremoto in centro Italia, è stata raccolta una somma considerevole, vista anche la limitata consistenza numerica delle nostre chiese italiane, che sottolinea ancora una volta la fiducia e la stima che la Fcei raccoglie anche all’esterno. La raccolta fondi è ora chiusa, ma non si chiude il nostro impegno, nella speranza che, come nella parabola del seminatore e i diversi terreni, questi semi di amore per il prossimo cadano “nella buona terra” e germogliando portino frutto, “dando il cento, il sessanta, il trenta per uno”». Queste le parole del presidente Fcei, pastore Luca Maria Negro, a margine del consiglio del 15 ottobre scorso, nel corso del quale è stata deliberata la chiusura della raccolta fondi lanciata il 24 agosto 2016 a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in centro Italia per interventi di urgenza.

Nel corso di tre anni sono stati raccolti 269.293,21 euro, destinati a progetti di ricostruzione. La Federazione ha operato tramite un gruppo di lavoro formato dallo stesso presidente Negro, da Giorgio Bleynat e Roberto Mellone, con il supporto, per la zona di Tolentino-Macerata, del pastore battista Luis Giuliani e di Alejandra Arrieta.

Gli interventi sono stati realizzati in 8 comuni della zona interessata dal sisma e hanno riguardato vari settori, in collaborazione con i comuni e con associazioni del territorio, nelle province di Rieti, Ascoli Piceno e Macerata.

Gli ultimi quattro interventi finanziati sono: a Tolentino un parco giochi nell’area containers e mobilio per appartamenti del “Dopo di noi” destinati a chi ha perduto la sua abitazione; a Macerata opere di ripristino murario nella scuola “Giovanni Soldini” e di arredo nel centro polifunzionale “Lanciano Forum”.