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Zambia. Ai pastori è vietato riunirsi

Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) Olav Fykse Tveit ha condannato l’arresto del pastore George Chibubi che era tra i promotori  diun incontro che si sarebbe dovuto tenere, con il coinvolgimento di altri colleghi, per discutere in merito alla crisi economica dello Zambia.

Tveit si è immediatamente unito ai tanti appelli internazionali volti ad esortare il presidente Edgar Lungu a rilasciare Chibubi e eventuali altre persone che potrebbero essere insieme a lui detenute.

«Il Cec condanna ogni arresto immotivato e così la detenzione e le molestie riservate sia ai pastori evangelici, sia ad altre persone che intendono semplicemente riunirsi – come dovrebbe essere normale in qualsiasi società civile – per discutere in modo democratico su come poter migliorare la vita delle persone che vivono in Zambia», ha rilevato Tveit.

«Il Cec è altresì solidale con i leader della chiesa del paese africano che cercano di dialogare con il governo e con la popolazione».

Le presunte brutalità attuate dalla polizia in Zambia stanno allarmando il mondo, ha aggiunto Tveit. «L’oppressione e la violenza non concedono spazi di libertà e di azione utili per poter costruire una nazione sostenibile», ha concluso.

Il pastore Chibubi, insieme ad altri colleghi, intendevano riunirsi per discutere della crisi e del debito pubblico se non fosse intervenuta la polizia. L’incontro era stato promosso dal Centro per la politica commerciale e lo sviluppo e prevedeva più di 50 leader religiosi: tutti sono stati convocati dalla polizia per essere ascoltati.