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Radicarsi nella grazia di Dio

Egli darà incremento all’impero e una pace senza fine
Isaia 9, 6

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno
Ebrei 13, 8

L’affermazione «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno» è una confessione di fede nell’immutabilità di Dio. Dio non cambia, rimane fedele al suo patto eterno, nonostante le nostre mancanze di amore e di fedeltà. L’apostolo Paolo scrive: «se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso» (2 Tm 2, 13).

I destinatari dell’epistola sono invitati a imitare la fermezza dei testimoni che gli hanno trasmesso il vangelo e a perseverare nell’insegnamento da loro ricevuto, senza ondeggiare né permettere che alcuna dottrina contraria a tale insegnamento trovi posto nei loro pensieri. 

Se la tentazione per i cristiani di origini ebraiche di allora riguardava il mescolamento di elementi di fede cristiana con quelli della fede tradizionale ebraica, al giorno di oggi, invece, la tentazione riguarda il mescolamento di elementi di fede cristiana con quelli delle religioni che nulla hanno da spartire con il cristianesimo. Si tratta comunque, in ambedue i casi, di un sincretismo religioso che, altro non è se non la dimostrazione chiara del fatto che, la mancanza del necessario radicamento nella grazia di Dio provoca insicurezza e paura.

L’invito dunque è di avere un cuore reso saldo dalla grazia di Dio e di fondare la condotta della nostra fede sulla fedeltà di Dio: Egli non cambia ma rimane lo stesso eternamente.