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3 ottobre a Lampedusa, il ricordo e la denuncia

Commemorazione, raccoglimento, preghiera, impegno, denuncia, ricordo. Queste le parole scelte dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e dalla parrocchia di San Gerlando di Lampedusa per rievocare il terribile naufragio di 368 migranti, il 3 ottobre 2013, a largo dell’isola di Lampedusa. 

Anche quest’anno, il 3 ottobre alle ore 18, al Santuario della Madonna di Porto Salvo, una commemorazione ecumenica sarà occasione per ricordare i morti di quel naufragio, le migliaia di migranti che attraversano il Mediterraneo e le vittime di tutte le frontiere. Dal ricordo di quelle morti non può non scaturire una denuncia e un’individuazione delle responsabilità: si muore per il cinismo dei trafficanti, per la politica che ha chiuso ogni via legale di accesso e per l’egoismo di chi invoca frontiere chiuse e blocchi navali.

Ero naufrago e mi soccorreste” è il tema della celebrazione che proporrà un percorso attraverso le “Icone di umanità”immagini tracciate dalla matita di Francesco Piobbichi, operatore umanitario che vive da quattro anni a Lampedusa e fa parte dello staff dell’Osservatorio per le migrazioni di MH. I disegni di Piobbichi saranno accompagnati da testi e testimonianze.  

La commemorazione consente ogni anno non solo il ricordo di una terribile tragedia ma anche la possibilità di ribadire l’esigenza di creare passaggi sicuri per i migranti e di continuare l’esperienza dei corridoi umanitari che la Fcei, la Tavola valdese e la Comunità di Sant’Egidio stanno portando avanti dal 2016, attraverso Mediterranean Hope (MH) – Programma rifugiati e migranti della Fcei, che nasce proprio all’indomani della tragedia del 3 ottobre 2013.

La Fcei a Lampedusa gestisce un Osservatorio permanente sulle migrazioni che analizza, interpreta e comunica l’evoluzione dei processi migratori da uno dei confini più meridionali dell’Unione Europea. Il progetto garantisce un’informazione costante su ciò che avviene a Lampedusa e a Sud di essa. Insieme al Forum Lampedusa Solidale, gli operatori e i volontari dell’Osservatori offrono un servizio di prima assistenza a chi approda al Molo Favaloro: una bevanda calda, qualcosa da mangiare, coperte, un sorriso e qualche prima informazione. Presso la sede è operativo un internet point per quanti volessero mettersi in contatto con i propri cari dopo mesi di viaggio e di prigionia in Libia. Chi lo utilizza può ricaricare il proprio cellulare, accedere ad alcune postazioni internet e trovare informazioni multilingue sui servizi presenti sul territorio e sulla protezione internazionale in Italia e in Europa.

Tra gli altri eventi collaterali che si svolgeranno a Lampedusa segnaliamo la Tavola rotonda organizzata dal Comitato 3 ottobre, “Il naufragio del 3 ottobre, cinque anni dopo”, alla quale parteciperà Paolo Naso, politologo e coordinatore di MH, il 2 ottobre alle 15,30 presso l’Istituto omnicomprensivo Luigi Pirandello di Lampedusa.