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Apertura della Chiesa in Galles ai matrimoni gay

I vescovi della Chiesa in Galles (CiW) – parte della Comunione anglicana – esploreranno le «disposizioni formali» in chiesa per le coppie dello stesso sesso. Tale posizione è frutto di un dibattito avvenuto ieri tra i membri dell’Organo di governo – il Sinodo della Chiesa in Galles – che hanno concordato sul fatto che sia pastoralmente insostenibile per la Chiesa non dare disposizioni formali a coloro che hanno relazioni con partner dello stesso sesso. Dopo il voto, una portavoce della CiW ha detto che i vescovi prenderanno in considerazione «Nuovi approcci che potrebbero essere sottoposti all’Organo di governo in vista dell’approvazione in un secondo momento».

Nel giugno 2017, la Chiesa episcopale di Scozia (SEC) ha cambiato la sua legge canonica per rimuovere la definizione che il matrimonio è «l’unione tra un uomo e una donna», celebrando diversi matrimoni tra persone dello stesso sesso. Nell’ottobre dell’anno scorso, il vescovo Mark Strange, primate della SEC, dichiarò di essere ben consapevole che la SEC avrebbe dovuto affrontare le stesse sanzioni che erano state imposte alla Chiesa episcopale degli Stati Uniti il gennaio precedente. In vista del dibattito di ieri, il vescovo Strange si è rivolto all’Organo di governo della Chiesa in Galles e ha spiegato il processo che la Chiesa episcopale di Scozia ha intrapreso per raggiungere la sua decisione.

A ciò ha fatto seguito una sessione di domande rivolte al vescovo Strange e una discussione aperta ha preceduto la votazione della proposta. «I vescovi sono uniti nel ritenere che sia pastoralmente insostenibile e ingiusto che la Chiesa continui a non dare disposizioni formali a coloro che sono impegnati in relazioni omosessuali», ha detto il primate della Chiesa in Galles, l’arcivescovo John Davies. «Sebbene il risultato di oggi non cambi l’attuale dottrina o pratica della Chiesa in Galles sul matrimonio, sono lieto che esso fornisca un importante indirizzo ai vescovi nell’esercizio del nostro ministero di cura pastorale e di guida spirituale».