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Il vostro cuore non sia turbato

«Io sarò con te per salvarti e per liberarti», dice il Signore
Geremia 15, 20

Gesù dice: «Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!»
Giovanni 14, 1

La fede non ci esime dai conflitti, non ci esonera dai dolori. Non ci pone in un’oasi beata al di fuori delle beghe del mondo. Anche Gesù in alcune occasioni – riportate in questo stesso Evangelo – provò turbamento. «Fremette nello spirito e si turbò» (Gv. 11, 33) alla tomba di Lazzaro;fu turbato al pensiero del tradimento di Giuda (Gv. 13, 21); provò turbamento nel percepire l’approssimarsi della sua morte: «Ora l’animo mio è turbato; e che dirò? Padre, salvami da quest’ora?» (Gv. 12, 27). 

Gesù dunque conosceva la fragilità del cuore umano e la predisposizione a scoraggiarsi di fronte ai venti avversi della vita. Presagiva che il turbamento che lo aveva colto avrebbe attanagliato il cuore dei suoi discepoli dopo la sua dipartita da questo mondo. 

Ma come lui anche loro dovevano reagire. Per equipaggiarli ad affrontare il disagio che presto sarebbe piombato loro addosso, li esorta a fare appello a quell’ineguagliabile risorsa interiore che Dio mette a disposizione di coloro che decidono di seguirlo. Questa risorsa è la fede!

Non ci viene chiesto un sentimento di beata incoscienza, di apatica rassegnazione. Non è possibile rimanere insensibili alle circostanze avverse. Quello che Gesù chiede è di non lasciarci travolgere dall’angoscia nei momenti duri. 

Ci mette in guardia dal cedere allo sconforto. Ci sollecita a ricordare il provvido e meraviglioso Dio nel quale crediamo, e affidarci alla sua potente mano. Ci esorta a confidare in Dio che, nell’immensità del suo amore, ci vuole donare la serenità interiore. Ci spinge a credere che Dio vorrà assisterci nelle turbolente vicissitudini dell’esistenza. C’invita ad attingere da lui la forza per affrontare le avversità. 

Invita a credere non solo in Dio, ma anche in lui, immagine visibile di Dio.

La fede in Dio non deve rimanere una vaga disposizione interiore, ma deve concretarsi nel porre fede in lui: poiché è lui che rivela Dio Padre, ed è il portatore della riconciliazione tra Dio santo e l’umanità peccatrice.