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La chiesa luterana di Sassonia contraria alla violenza e al populismo

«Ci vuole coraggio per opporre ogni volta ad un messaggio di odio e spietatezza un messaggio di riconciliazione», ha dichiarato il rev. dott. Carsten Rentzing, vescovo della Chiesa evangelica luterana di Sassonia (Elcs), chiesa membro della Federazione luterana mondiale (Flm), in occasione della manifestazione contro l’odio e la violenza tenutasi a Chemnitz il 2 settembre scorso, dopo una settimana di violente manifestazioni contro gli stranieri.

I disordini sono scoppiati nella città della Germania orientale dopo che domenica 26 agosto il trentacinquenne Daniel H. è stato accoltellato al termine del festival per celebrare l’875° anniversario di Chemnitz, presumibilmente da due stranieri – un siriano e un iracheno – che ora sono stati incarcerati.

Ancor prima che la polizia rivelasse la nazionalità dei sospettati, gli estremisti di destra hanno cominciato a pubblicare messaggi violenti sui social e sono state organizzate manifestazioni violente ed episodi di caccia allo straniero. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, insieme a funzionari governativi e rappresentanti della società civile, hanno condannato fermamente la violenza.

Da anni la rabbia e l’odio contro gli stranieri – in particolare gli immigrati musulmani – sono alimentate dalla propaganda diffusa dal partito euroscettico Alternativa per la Germania (Alternative für Deutschland) e dal movimento PEGIDA (Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Europa occidentale).

Circa 1000 persone hanno accolto l’appello lanciato dalla Chiesa evangelica luterana di Sassonia dal titolo «Noi a Chemnitz: ascoltarsi reciprocamente e agire insieme», che promuove la nonviolenza, il rispetto, il dialogo e la democrazia. L’Elcs ha condannato i manifestanti radicali, dichiarando che è dovere delle autorità indagare sull’incidente e infliggere una giusta punizione ai colpevoli.

Prima dell’accoltellamento, l’Elcs aveva celebrato un culto ecumenico nella chiesa della città di San Pietro, durante il quale il vescovo Rentzing e il suo omologo cattolico Heinrich Timmerevers, vescovo della diocesi Dresden-Meissen, hanno predicato sul versetto biblico «Cercate il bene della città… e pregate il Signore per essa» (Geremia 29, 7), sottolineando l’influenza fruttuosa dei cristiani nella città. In Sassonia, i cristiani sono una minoranza in una società prevalentemente atea.