12-07

Un luogo per ricordare Ettore Serafino

È stato inaugurato domenica 2 settembre a Pinerolo un piccolo giardino in memoria dell’avvocato Ettore Serafino. Già negli anni scorsi il promotore dell’iniziativa, Giampiero Saccaggi, aveva pensato all’intitolazione del tribunale alla figura di Serafino. Poi la chiusura degli uffici con il conseguente spostamento a Torino aveva impedito l’iter per l’intitolazione. Saccaggi non si è dato per vinto e ha trovato un giardino comunale in via Convento di San Francesco, a due passi dal tribunale, ancora senza nome. A presenziare allo scoprimento della targa e del quadro commemorativo il sindaco di Pinerolo Luca Salvai, l’avvocato Alfredo Merlo, il presidente dell’Ana di Pinerolo Francesco Busso, il pastore della chiesa valdese Gianni Genre, l’avvocato Marco Gay, i rappresentanti dell’Ana di Rivarolo (paese di nascita di Serafino), Carlo Arnoulet con una poesia e poi alcuni momenti musicali con la banda musicale dell’Ana di Pinerolo e con il coro «Brich Boucie».

Serafino fu un ufficiale degli alpini durante la seconda guerra mondiale e poi comandante partigiano (decorato con la medaglia d’argento al valor militare nel 1946). Tra i suoi innumerevoli incarichi ricordiamo ancora la presidenza del Foro di Pinerolo (nel 1969) e dell’Ana di Pinerolo (di cui fu uno dei promotori). Della vita di Serafino sono stati rievocati non solo i momenti salienti (Giampiero Saccaggi) soprattutto come alpino e partigiano, ma anche la forte fede in Dio, l’impegno nella chiesa valdese e nella Tavola valdese, la conoscenza biblica che lo spinse anche a scrivere un commento al libro del profeta Giona, la passione per la pittura, la letteratura e la poesia.

Per conoscere meglio la vita e una della passioni di Serafino (la fotografia) si può leggere il libro di Alessandra Giovannini Luca e Davide Tabor Una memoria per immagini Guerra e Resistenza nelle fotografie di Ettore Serafino (FrancoAngeli, 2017) la cui immagine in copertina è riprodotta come accompagnamento a questo articolo e vi si riconoscono Adolfo (a sinistra) e Ettore Serafino, nell’autunno del 1944 nei boschi di Inverso Pinasca.