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Non cediamo all’ideologia dei numeri

Il «Bilancio sociale» è la pubblicazione che per la prima fotografa la Chiesa valdese nel suo intero operato, focalizzandosi in particolare sulla Diaconia. 140 pagine che raccontano attraverso testi, dati, numeri, fotografie, grafici e infografiche la realtà della chiesa valdese.

Cinque gli ambiti affrontati: il primo analizza la storia e i valori della chiesa per poi passare all’organizzazione e ai processi decisionali. Ampio spazio quindi alle attività della chiesa stessa e i servizi della Diaconia. Legato a questo il capitolo c’è quello dedicato alle strutture e al personale operante e infine le risorse economiche.

«Non ci siamo inventati nulla di nuovo – ha sottolineato il moderatore Eugenio Bernardini – ma abbiamo “copiato” il modello del bilancio sociale della chiesa Avventista. Come chiesa non siamo tenuti a stilare il bilancio ma lo riteniamo uno strumento utile. Con la riforma del terzo settore tutte le strutture convenzionate con lo Stato saranno tenute, per obbligo di legge, a produrre annualmente un bilancio sociale. Noi l’abbiamo pensato come a  uno strumento di comunicazione verso l’esterno ma anche per le chiese stesse perché leggendolo si possono trovare informazioni che spesso anche gli addetti ai lavori non conoscono in modo completo».

Un lavoro voluminoso e ricco che ha coinvolto un gruppo di lavoro, con dei professionisti e alcuni volontari. «Non è stato facile realizzarlo, i dati sono molti e spesso difficili da analizzare – ha aggiunto Bernardini – e anche i costi (32.000 euro per coprire i costi del personale e della stampa) sono una voce importante». L’invito è quello di leggere e utilizzare il bilancio (lo si può scaricare gratuitamente dal sito diaconiavaldese.org ed è stato distribuito al sinodo a tutti i membri) redatto da Barbara Imbergamo, Irene Grassi e Stefano Plescan sotto il monitoraggio del «Gruppo guida» nominato dalla Tavola valdese e dalla Commissione Sinodale per la Diaconia. 

Il bilancio sociale è leggibile qui