neanderthal

Lo studio del nostro passato a Torino

Il CeSMAP – Centro Studi e Museo di Arte Preistorica e Civico Museo di Archeologia e Antropologia di Pinerolo ha organizzato per incarico e sotto l’egida dell’Unione internazionale di Scienze Preistoriche e Protostoriche dell’Unesco una conferenza internazionale sull’Uomo di Neanderthal. La conferenza nasce sotto gli auspici della Federazione internazionale per l’arte preistorica e ha anche ottenuto la medaglia d’onore da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il convegno inizia mercoledì 22 agosto e durerà fino a domenica 26 a Torino, al Campus Luigi Einaudi in Lungo Dora Siena, e il titolo è NeanderART 2018. Infatti, il titolo è introduttivo alle tematiche che verranno trattate, in particolare se l’arte paleolitica è esistita prima della comparsa dell’uomo moderno, ovvero il sapiens sapiens. In particolare, gli ospiti, tutti studiosi della materia di livello internazionale, si chiederanno se i neanderthal o altri umani pre-moderni abbiano creato l’arte. Inoltre si tratteranno dei cambiamenti nell’ambiente e degli adattamenti umani che potrebbero aver portato all’estinzione della specie neanderthalensis.

L’Uomo di Neanderthal è comparso sulla terra 400 mila anni fa e ha convissuto per molto tempo con la specie sapiens, ma ad un certo punto, per cause ancora sconosciute, si è estinto. Gli studiosi stanno dibattendo da decenni sulle cause dell’estinzione avvenuta circa 40 mila anni fa. Dario Seglie, direttore del Cesmap di Pinerolo, ha anticipato a Radio Beckwith il congresso e alcuni di questi dubbi: «Gli ultimi studi propongono la teoria che l’estinzione sia dovuta ai cambiamenti climatici. Il Neanderthal viveva in climi molto più rigidi e non sopravvisse alla fine degli ultimi periodi di glaciazioni, Riss (da circa 200 000 a 130 000 anni fa) e Würm (da circa 110 000 a 12 000 anni fa), cosa che invece fece il sapiens».

Il convegno tratterà soprattutto dei cambiamenti nelle produzioni utilitaristiche e non utilitaristiche in due milioni di anni di storia umana, ragionerà delle produzioni e dei comportamenti artistici all’alba della storia dell’umanità. Fino a pochi anni fa si pensava che l’arte fosse sbocciata, inventata e creata dal sapiens. Recenti scoperte archeologiche stanno minando questa teoria. Sono stati ridatati con nuove tecniche i murales ritrovati nelle caverne di Ardales vicino a Malaga e di La Pasiega vicino a Bilbao. Nel febbraio del 2018 la rivista scientifica Science ha pubblicato uno studio nel quale la scoperta viene dettagliata in modo più preciso. «Lo scopo di questa conferenza è quello di favorire il dibattito scientifico in merito all’esistenza di arte preistorica che precede il Paleolitico superiore, fino all’avvento dell’uomo attuale, argomento che ha visto un notevole sviluppo di studi e nuove scoperte negli ultimi anni. In particolare, i relatori, gli scienziati specialisti in archeologia, paleontologia e paleoantropologia umana, dibatteranno il tema dell’esistenza di un pensiero concettuale e artistico nell’Uomo di Neanderthal», spiega ancora Seglie.

Nel sito ufficiale della conferenza è disponibile il programma completo, con l’elenco dei professori e degli studiosi invitati e il calendario della settimana internazionale di studio dei Neanderthal.