rifugio_jervis_conca_del_pra_from_n

Al Pra si torna a salire in auto

Dall’11 agosto la pista Villanova-Conca del Pra sul Comune di Bobbio Pellice è nuovamente aperta al transito dei veicoli. Lo era già stata alcuni anni fa, su iniziativa comunale, solo che successivamente la Regione aveva bloccato l’iniziativa.

Con il secondo fine settimana di agosto è dunque tornata questa possibilità: «Abbiamo ricevuto il benestare dalla Regione un po’ tardi – commenta la sindaca Patrizia Geymonat – e abbiamo dovuto far nostro il regolamento suggerito dalla Regione che è un po’ diverso da quello che avevamo approvato come Comune».

In sostanza vengono stabilite delle fasce orarie per la salita, dalle 8 alle 9, dalle 11 alle 12 e dalle 19 alle 20, e la discesa, dalle 16 alle 17 e dalle 21,30 alle 24; la circolazione è pertanto a senso unico. Durante gli orari di salita e di discesa è vietato, per ragioni di sicurezza pubblica e di pubblica incolumità, il transito in senso contrario anche agli aventi titolo previsto dalla L.R. n.45/89.

Il percorso lungo la pista – spiega il provvedimento del Comune di Bobbio Pellice – presenta particolari difficoltà di transito, pertanto deve essere affrontato con veicoli adatti e conducenti sufficientemente esperti; ogni danno a persone, animali o cose proprie e di terzi saranno a totale carico dell’utente sia civilmente che penalmente. La sosta nel parcheggio del Prà deve avvenire esclusivamente nell’area delimitata, non è consentito il parcheggio e il transito al di fuori di essa. Il parcheggio è incustodito, il Comune di Bobbio Pellice non è responsabile di eventuali furti o danni in qualsiasi modo arrecati.

Giornalmente potranno salire al massimo 40 autoveicoli; per ottenere il ticket di accesso bisogna rivolgersi alla Trattoria di Villanova e corrispondere 5 euro. «I primi dati – spiega Patrizia Geymonat – dicono che non c’è stata ressa; è possibile che la partenza un po’ ritardata dell’apertura non sia stata così diffusa ma in ogni caso il 15 agosto abbiamo avuto 36 auto, sabato 18, 17 e domenica 19, 25: tutte cifre lontane dal tetto».

Il parcheggio è l’unico disponibile, sia per l’accesso alla conca che per chi sale al rifugio Granero; «Da quando la Regione ha eliminato un paio di anni fa la possibilità di acceso libero per chi fosse diretto agli agriturismi, anche per chi si reca in queste strutture bisogna avere il biglietto. Come Comune avevamo pensato di avere tre aree di sosta, tra cui una per l’agriturismo, ma ciò è stato bocciato dalla Regione» aggiunge la sindaca.

Intanto va segnalato che Legambiente ha avviato un questionario proprio rispetto al collegamento con il Pra; si può rispondere on line su https://goo.gl/MpwFUQ. Fra le domande anche una sull’eventuale «navetta».

«È un’ipotesi che abbiamo considerato – chiosa Patrizia Geymonat – ma ci siamo arenati su alcuni problemi non secondari: anzitutto i costi, assai elevati e poi la portata dei mezzi, 9 o al massimo 16 posti. Quante persone si riuscirebbe a portare alla conca considerando un viaggio di circa 45 minuti? E soprattutto che cosa accadrebbe in discesa quando presumibilmente tutti vorrebbero scendere più o meno contemporaneamente, specie in caso di pioggia improvvisa?».