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«Pregate per lo Zimbabwe»

Arrivano notizie che per le strade di Harare sono in corso proteste per i risultati delle elezioni presidenziali di lunedì: già si contano tre morti nella capitale dello Zimbabwe. Nonostante la commissione elettorale del paese abbia dichiarato vincitore il partito Zanu-PF, al potere da 40 anni, crescono le tensioni sul risultato della competizione per la presidenza tra Emmerson Mnangagwa del partito Zanu-PF e presidente ad interim del dopo Mugabe, e Nelson Chamisa del Movimento per il cambiamento democratico.

Il Consiglio delle chiese dello Zimbabwe (Zcc), che ha avuto osservatori nei seggi elettorali in tutto il paese, ha lanciato un appello a mantenere la calma e a continuare a pregare per lo Zimbabwe.

Adebayo Anthony Kehinde, membro della Commissione delle Chiese per gli Affari Internazionali del Cec, ha detto che la grande affluenza in molti seggi elettorali è stata il segno della fiducia degli stessi cittadini dello Zimbabwe nel processo elettorale. «L’entusiasmo della gente e il ruolo svolto dal Consiglio delle Chiese dello Zimbabwe con l’accompagnamento di altri attori ecumenici ha contribuito notevolmente a creare maggiore credibilità nel processo elettorale», ha affermato.

Il pastore Andrew Williams, che ha partecipato come osservatore internazionale alle elezioni, rappresentando il Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), insieme a rappresentanti della Chiesa di Svezia, della Conferenza delle Chiese di tutta l’Africa (Aacc ) e del Sudafrica, ha dichiarato: «Visitando i seggi elettorali il giorno delle elezioni, il processo ha funzionato senza intoppi ed è stato condotto con attenzione secondo le regole. Non abbiamo visto violenza, ma piuttosto persone che, per esercitare il loro diritto al voto, erano disposte a uscire presto di casa e ad aspettare a volte un tempo considerevole prima di votare».

Tuttavia, ha aggiunto: «Non tutti accetteranno i risultati. Il Consiglio delle chiese dello Zimbabwe chiede di continuare a pregare per lo Zimbabwe, di invocare la pace e la calma e di cercare una piattaforma coordinata per risolvere i problemi politici che il paese dovrà affrontare nei prossimi giorni. Per favore, tenete lo Zimbabwe nelle vostre preghiere».