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14 giorni, 2800 chilometri, 28 voli

Questi i numeri dell’ambizioso progetto che dall’11 agosto porterà nei cieli di tutta Italia alcune «vele» locali, per la precisione alcuni «paramotori», con l’obiettivo di stabilire un nuovo primato ma soprattutto di promuovere la disciplina. Ma vediamo di capirne qualcosa di più con Matteo Roberto, pilota e una delle anime dell’ambizioso progetto. «La nostra idea nasce a dicembre dell’anno scorso per cercare di promuovere maggiormente questa disciplina: e che cosa c’è di meglio che portarla in giro per tutta l’Italia? Dal Piemonte alla Sicilia e ritorno». Ma che cos’è un paramotore? «Il paramotore è classificato come un “ultraleggero”. In poche parole si ha una vela molto simile a quella del parapendio e si ha sulle spalle un motore a scoppio con un’elica che serve per avere la forza per spostarsi. Rispetto a un parapendio si può decollare in qualunque zona, non per forza in alto, e una volta decollati si può salire e scendere e spostarsi a piacere senza dover dipendere dalle correnti ascensionali». A Cavour c’è un piccolo campo-volo, base di Matteo e altri piloti; e proprio da qui partirà il «Giro d’Italia», impresa non da poco.

«Voleremo al mattino presto e alla sera al calar del sole, i momenti migliori per il volo in quanto c’è poco vento. Contiamo di spostarci di circa 100 chilometri per volo e di fare base nei campi-volo sparsi in tutta Italia. Naturalmente avremo molte zone interdette al volo: basi militari, aeroporti, grandi città. A questo si somma la variabile del meteo, che potrebbe obbligarci a variazioni di itinerario. In ogni caso prevediamo di scendere verso la Liguria, la Toscana fino alla Sicilia e risalire dal lato Adriatico fino nella valle del Po per poi tornare a Cavour». Un viaggio del genere richiedere un’organizzazione logistica molto complessa. Saranno in otto a volare: James Borgers e Jason Taylor (piloti inglesi di fama mondiale), Lionel Payet (pilota francese), Matteo Roberto (bibianese), il team ufficiale. In accompagnamento ci saranno altri due piloti locali di Lusernetta di supporto ed esperti alpinisti che aiuteranno nelle riprese video, pianificazione delle rotte e valutazioni meteorologiche: Evelyn Tronnolone ed Enzo Martina. Le riprese saranno affidate in particolare a Giles Buchanan e Matt Minyard. La spedizione quindi acquista un peso particolare anche per la presenza di professionisti stranieri del settore. «Ma anche a terra – continua Matteo – avremo un’assistenza molto complessa e completa. Due furgoni e un camper con tutta l’attrezzatura (dormiremo in tenda) con a bordo Marta Novarese (drone pilot/ logistica di terra/ followers); Angelo Gambetta (pilota parapendio/ fotografo/ guida in spedizioni); Federico Rasetto (pilota/ fotografo/ comunicazioni radio/ followers); Davide Giachino (pilota parapendio/ guida in spedizioni) e Mariateresa Novarese (blogger). Nelle giornate in cui non voleremo, ci sposteremo nelle città e nei luoghi paesaggisticamente più interessanti del nostro paese, per effettuare anche una parte di riprese a terra che alla fine della spedizione confluiranno in un film».

L’avanzamento del «Giro d’Italia» potrà essere seguito sia sul blog ufficiale.