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La “missione” della Chiesa del Sud dell’India

Un centinaio di delegati provenienti da sei diocesi presenti nello Stato del Telangana e dell’Andhra Pradesh e appartenenti alla Chiesa del Sud dell’India (Csi) – nella quale si uniscono le tradizioni anglicane, metodiste, congregazionali, presbiteriane e riformate – hanno partecipato a una importante Conferenza missionaria regionale, appena conclusasi.

In occasione dell’evento tenutosi nella diocesi di Dornakal (Telangana) i delegati hanno discusso su come «diffondere e propagare l’amore incondizionato e la compassione di Cristo attraverso le azioni e le parole, rivolte a tutti», ha rilevato il direttore della missione e evangelizzazione della Chiesa Maxcin John, che ha proseguito «non sosterremo mai e poi mai, nessun fondamentalismo religioso e estremismo. Siamo chiamati nel nostro contesto di vita a stare insieme per l’armonia religiosa, per la pace, la giustizia e la riconciliazione».

L’evento si è svolto presso la Cattedrale dell’Epifania nella diocesi anglicana di Dornakal e prevedeva studi biblici, conferenze, seminari e spettacoli culturali.

Tra i temi il «cambio di paradigma: da una missione “verso il margine” ad una missione “dal margine”». Sostenendo che le persone non sono «“l’oggetto” della missione ma il “soggetto” attivo».

Il vice moderatore del Csi, il vescovo di Dornakal, Vadapally Prasada Rao, ha affermato che la missione della Chiesa «dev’essere l’espressione dell’amore e della compassione di Cristo verso tutti e che i delegati hanno ricevuto in dono un equipaggiamento adeguato per costruire comunità cristiane più giovani e più forti».

La conferenza regionale «è stata un’opportunità per incontrarsi e aggiornarsi su un obiettivo comune: portare la missione della Chiesa verso tutti per renderli parte attiva – ha proseguito Maxcin John – ed è stata utile altresì per trarre linfa, ispirazione e entusiasmo per proseguire nell’impegnativa opera missionaria dei delegati che sono chiamati a operare nelle rispettive società».

La Chiesa dell’India del Sud è il risultato dell’unione di diverse tradizioni: anglicane, metodiste, congregazionali, presbiteriane e riformate e prese le mosse nel settembre del 1947, dopo lunghe negoziazioni tra le stesse chiese.

Organizzata in 24 diocesi, ciascuna sotto la supervisione spirituale di un vescovo, la Chiesa è governata da un sinodo che elegge un moderatore ogni 2 anni. L’episcopato è unito al governo sinodale e la chiesa riconosce esplicitamente gli elementi e le tradizioni religiose che la fondano, necessari per la vita della chiesa.