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A 50 anni dal 1968

Ebbene si, siamo cascati anche noi nell’operazione 1968. Ci aggiungiamo alla lista di quanti, giornali e tv, hanno scelto di rievocare il clima, le sfide, le speranze di quell’anno particolare, in cui si convogliarono stimoli e impulsi degli anni precedenti, e che finì per divenire fin da subito sinonimo di ribellione al potere costituito, alle strutture che parevano immutabili.

Lo abbiamo fatto cercando di restituire uno spaccato dell’«aria che tirava» in quei tempi all’interno del panorama protestante italiano. Senza la pretesa di trattare l’intera grande produzione, teorica e pratica, emersa in quel tempo. Cercando di offrire uno spaccato di come il mondo entrò nelle nostre chiese, e di come queste si relazionarono con il mondo che bussava alle loro porte. Frizioni, auspici, delusioni, conquiste di un tempo che non poteva lasciare indifferenti chi vi transitava.

Da Agape a Riesi, da Roma a Torino, dalle questioni femminili ai giornali, in queste due settimane Riforma on line e il settimanale cartaceo ospiteranno contributi di carattere diverso; ringraziamo chi ha accettato la coraggiosa sfida di cimentarsi con la parola scritta in questo compito. Al lettore dire se quell’epoca passò nelle chiese evangeliche «come un grosso temporale su un terreno asciutto», come scriverà dieci anni dopo, nel 1978, Marco Rostan in un editoriale di Gioventù Evangelica, o se al contrario i semi hanno generato buoni frutti di cui godiamo ancora oggi. Buona lettura.