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Verso sentieri inediti, fra ecumenismo, Essere chiesa insieme e attualità

A Torre Pellice, nell’Aula sinodale, dalla sera di venerdì 15 giugno a domenica 17 si è svolta la Conferenza del Secondo Distretto: oltre un centinaio i membri di chiesa che vi hanno partecipato. I principali argomenti posti all’ordine del giorno della Conferenza erano: le «chiese piccole»; l’ecumenismo; il cammino interculturale Eci – Essere Chiesa insieme

L’inizio dei lavori è stato preceduto dalla presentazione, a cura di Paolo Naso, della Ricerca sociologica su rispondenza e statistiche ecclesiastiche: una fotografia delle nostre chiese da cui si evince la misura dello stato di salute, le buone pratiche, ma anche una stabile decrescita dei membri di chiesa. I dati su cui hanno lavorato i sociologi sono stati forniti dalle rilevazioni condotte nei due anni precedenti presso le nostre comunità. L’esposizione completa della ricerca avverrà al prossimo Sinodo.

In seguito la pastora Bonafede ha riportato le riflessioni conseguenti al Forum tenutosi a Bergamo (marzo 2018): Il dialogo con la chiesa di Roma: a che punto siamo?. Ne è emerso che l’ecumenismo è una vocazione in positivo delle chiese, ma noi non lo pratichiamo con grande cura; difatti, oltre alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, andiamo poco avanti, anche se ci sono gruppi ecumenici locali che allargano l’orizzonte della preghiera con la condivisione della Santa cena. Per un confronto ecumenico costruttivo è necessaria un’apertura spirituale sincera che esca dall’autoreferenzialità e ricerchi sentieri inediti di maggiore reciproca comunione. Abbiamo necessità di fare ecumenismo poiché siamo un unico cristianesimo raggruppato in tante famiglie e forse solo i cattolici non lo comprendono appieno. Oltre che sul livello teologico di base dovremmo riflettere insieme anche su argomenti di attualità, come la laicità nel contesto pubblico.

Il cammino Eci ci vede impegnati in alcune delle nostre chiese, soprattutto quelle dove la presenza di sorelle e fratelli originari dell’Africa è preponderante: molte volte grazie a loro le nostre comunità sono cresciute non solo numericamente, ma hanno avuto occasione di sperimentare un nuovo modo di pregare insieme. Importanti sono i mezzi messi a disposizione delle comunità per superare le differenze linguistiche e di espressione della fede: il progetto LINFA, il Master di teologia interculturale e la Cevaa che nel Distretto si avvale del pastore Danso.

Sul rinnovato sito www.secondodistretto.chiesavaldese.org si troveranno gli Atti di questa Conferenza distrettuale, un ricco calendario di appuntamenti e molte altre notizie.