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10 anni di attività per l’Associazione Carta di Roma

«L’impegno per portare al centro dell’informazione la verità sostanziale dei fatti quando si parla di migranti, rifugiati, richiedenti asilo, è sempre più necessario», rileva il giornalista del Tg2, Valerio Cataldi, presidente dell’Associazione Carta di Roma nata per dare attuazione al protocollo deontologico per un’informazione corretta sui temi dell’immigrazione, siglato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (Cnog) e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) nel giugno del 2008 e che vede tra i fondatori e ancora oggi nel direttivo la Federazione delle chiese evangeliche in Italia – Fcei (grazie all’impegno del Servizio rifugiati e migranti (Srm) della Fcei, allora diretto da Franca Di Lecce).

«Dopo dieci anni d’intenso lavoro – prosegue Cataldi –, siamo ancora qui a promuovere il codice deontologico giornalistico per distinguere le parole che servono agli imprenditori dell’odio e alla politica, da quelle che invece servono all’informazione, alla buona informazione. Lunedì 25 giugno, insieme a tanti amici e colleghi, festeggeremo i dieci anni di attività» alla Casa del Cinema di villa Borghese a Roma. «Una festa che Carta di Roma condividerà con le associazioni che hanno scritto il codice deontologico, e promosso la nascita dell’Associazione. Ma soprattutto – prosegue Cataldi – un appuntamento che vuole essere la festa del buon giornalismo, e non del giornalismo buono che si occupa di migrazioni».

L’evento proporrà due distinti momenti: il primo di riflessione e costruzione delle basi per scrivere il Manifesto della Carta di Roma, il secondo d’intrattenimento e di condivisione «delle “parole” per dire migrante».

Al centro di tutto, dunque, le parole, quelle «che s’inseguono nella narrazione giornalistica delle migrazioni, quelle usate male nella cattiva comunicazione, quelle che costruiscono la percezione allarmistica di un fenomeno che, guardato in silenzio, ha un aspetto diverso e sorprendente». Le parole individuate – ricorda Cataldi – «sono: odio, pacchia, razza, accoglienza, solidarietà, sbarco, soccorso, invasione, percezione, clandestino, umani» lette, interpretate, proiettate, analizzate, rappresentate graficamente, «rivoltate» nella forma e nel significato, «partendo banalmente dalla loro definizione nel dizionario, che riserva sorprese inaspettate».

La prima sessione, quella pomeridiana, è stata promossa insieme al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti  e si terrà dalle 17,30 alle 20 alla Sala Deluxe. I relatori saranno invitati a esporre una relazione sulla Carta di Roma. Interverranno gli ex presidenti dell’Associazione, i rappresentanti delle Associazioni fondatrici e tutti coloro che quotidianamente contribuiscono alla costruzione di un linguaggio adeguato al racconto delle migrazioni. Dalla sintesi delle relazioni nascerà il Manifesto, presentato pubblicamente il 3 ottobre 2018.

Dalle 21 alle 23, invece, presso il palco esterno della Casa del Cinema «sarà il momento delle parole citate; quelle sbagliate, quelle usate a sproposito – conclude Cataldi –, quelle che costruiscono la percezione del fenomeno migratorio deformandone aspetto e contenuto, quelle che trasformano la realtà e che si diffondono come un’epidemia e che uccidono prima di tutto il rispetto della verità sostanziale dei fatti, regola base del giornalismo».

Parole che saranno introdotte dalle letture dell’attrice Daniela Morozzi, dalla musica di Alaa Arsheed e Isaac de Martin e rappresentate dai disegni di Mauro Biani. Marino Sinibaldi, direttore di Radio Rai3, modererà una serie di interventi. Hanno confermato la presenza, Laura Boldrini, Gad Lerner, Yvan Sagnet, Giuseppe Giulietti, Giusi Nicolini, Alessandra Ballerini, Carlotta Sami, Luigi Manconi, Claudia Lodesani, Vittorio Di Trapani, Ilvo Diamanti. Al termine del dibattito la redazione di Lercio proporrà uno spettacolo dedicato alle fake news.