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Scuola. È in pericolo la laicità dello Stato

C’è una strategia governativa per far tornare l’insegnamento della religione cattolica (IRC) materia obbligatoria? E per tornare ai tempi dell’esonero, previsto dal Concordato del 1929?

A partire da queste domande, si tiene oggi mercoledì 23 maggio la conferenza stampa indetta dal Coordinamento nazionale “Scuola e Costituzione” insieme alle associazioni firmatarie del documento “Docenti IRC commissari d’esame?”, tra cui figura anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei). Il documento entra nel merito del decreto legislativo che ha stravolto tacitamente le disposizioni contenute nella precedente normativa del Testo Unico sulla scuola, inerenti la composizione delle commissioni d’esame per la terza media. «Il decreto non specifica più le materie d’esame e nomina come commissari tutti i docenti della classe (e quindi anche il docente di religione cattolica)»spiegano i firmatari.

Le associazioni che hanno promosso il documento chiedono «una Circolare ministeriale che chiarisca se l’IRC è materia d’esame, e, se non lo è, a che titolo è presente il docente e che tutela abbia chi non si avvale dell’IRC in sede d’esame, in base ai principi costituzionali di libertà di coscienza (Art.19/Cost) e di libertà educativa dei genitori (Art.30/Cost) di cui alla Legge 121/85».

Alla conferenza stampa, in rappresentanza della Fcei, ci sarà Ilaria Valenzi, consulente legale della Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato (Ccers). Appuntamento il 23 maggio alle ore 15 presso la sala dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio (CESV) a Roma, in via Liberiana 17 (zona Santa Maria Maggiore).