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Il maltempo e le strade nella Città Metropolitana di Torino

Le intense piogge di questo periodo hanno ulteriormente minato la condizione dell’asfalto e lo stato delle strade nel territorio della Città Metropolitana di Torino. In più, hanno causato smottamenti e frane, oltre all’ingrossamento dei fiumi e hanno creato preoccupazione per l’allerta gialla lanciata dall’Arpa Piemonte nella giornata di domenica 13 maggio.

Un meteo complicato

«Siamo ancora in una situazione meteorologica variabile», spiega Secondo Barbero, responsabile dei sistemi previsionali di Arpa Piemonte. «I temporali più intensi sono quelli caduti domenica 13. In particolare, nel pinerolese abbiamo superato i 100 mm di pioggia con degli scrosci che hanno avuto intensità oraria oltre i 20 mm, con grandinate importanti in alcuni punti. Da qui in avanti dovremmo avere un’attenuazione dei fenomeni e progressivamente l’allerta gialla sta rientrando. Ci saranno ancora dei rovesci ma sporadici e non si ripeteranno fenomeni così intensi come in questi giorni».

I danni maggiori nel Pinerolese e a Bricherasio

Le intense piogge hanno causato a Bricherasio l’esondazione del torrente Chiamogna, che ha allagato il centro del paese e parte della provinciale 161 della val Pellice all’altezza della frazione Cappella Merli. «L’enorme quantità d’acqua caduta domenica – ha commentato il sindaco Ilario Merlo – ha fatto esondare tutti i torrenti che attraversano Bricherasio. Sono state allagate le strade e qualche abitazione in tutte le frazioni: Cappella Merli, San Michele, Cappella Moreri. Siamo intervenuti subito con i volontari della Protezione Civile e con i Vigili del Fuoco chiamati dai cittadini che avevano le case allagate. Con i mezzi meccanici siamo intervenuti per liberare alcune strade che abbiamo dovuto chiudere a causa di frane e smottamenti: strada Santa Caterina, strada Basse, strada Rivà, strada Cesani, Borgata Bocco. Ma già da lunedì avevamo liberato tutte le strade e avevamo fatto tornare la situazione alla normalità»

L’allerta gialla in esaurimento

L’allerta gialla, lanciata domenica alle 13, è durata 36 ore, fino a lunedì sera. «La situazione è ancora di attenzione», spiega Furio Dutto, dirigente servizio Protezione Civile Città Metropolitana di Torino. «Fortunatamente c’è un’importante quantità di neve accumulata durante i mesi invernali e anche le temperature rigide di queste settimane fanno sì che oltre i 1500 metri nevichi e questo non può che essere positivo per evitare possibili alluvioni. I corsi d’acqua sono relativamente alti, anche se ancora sotto il livello di guardia».

Ma che cosa prevede, in pratica, l’allerta gialla? «Prima di tutto – continua Dutto – una verifica delle proprie strutture, quindi che le persone siano disponibili, reperibili, e pronte per entrare in azione a seconda dei piani che abbiamo predisposto in Città Metropolitana. Poi, in sede locale, oltre alla verifica della macchina che potrebbe attivarsi in caso di evento, facciamo le azioni di monitoraggio prudente sulle situazioni più critiche che ogni comune conosce e sa di avere: andiamo a vedere in che stato è quel particolare corso d’acqua, quel canale, andiamo a chiudere il sottopasso rischioso e controlliamo lo stato dei ponti». Nel caso ci siano situazioni localmente più critiche il sindaco ha la responsabilità di chiedere maggiori aiuti alla Città Metropolitana o alla Regione.

Le strade della Città Metropolitana

Dopo questa nuova ondata di maltempo, che secondo le previsioni dovrebbe essere stata l’ultima della stagione prima dell’inizio di un periodo di stabilità e bel tempo, va capito quando si potrà effettuare la manutenzione e riparare i danni alle strade provinciali. Il consigliere delegato alle infrastrutture della Città Metropolitana,  Antonino Iarìa, spiega che «l’attività è ripartita e stiamo cercando di recuperare una situazione di ritardo nella manutenzione ordinaria delle strade del territorio dovuta al passaggio dalla Provincia alla Città Metropolitana, dovuta a problemi di approvazione di bilancio. Quest’anno finalmente abbiamo risolto la situazione approvando il bilancio 2018 a marzo con delle opere che sono già partite. Sono partiti sia i lavori di gare appaltate anni fa e sono stati cantierati nuovi interventi».

Recentemente c’è stato un incontro proprio con i sindaci dell’Area Omogenea 5 della Città Metropolitana, quella del Pinerolese. «Sulla manutenzione ordinaria della viabilità abbiamo stanziato 1 milione e mezzo di euro e 10 milioni per le opere che riguardano interventi contro il dissesto idrogeologico. Di questi 6 milioni di euro riguardano nuove asfaltature e interventi di manutenzione ai ponti proprio nella zona del pinerolese».

Per l’ottimale manutenzione di tutte le strade provinciali servirebbero circa 30 milioni di euro l’anno, spiega Iaria, ma il 2018 sarà l’anno di svolta per la riasfaltatura delle strade, assicura il consigliere: «Tra il 2018 e il 2019 ci saranno moltissimi interventi che andranno a recuperare il ritardo degli anni scorsi e il tutto sarà meglio percepito nel 2019. I lavori finanziati quest’anno partiranno il prossimo anno e complessivamente i lavori partiranno per 6 milioni e 400 mila euro in val Chisone, val Pellice e val Germanasca. Ci saranno interventi sulla provinciale 169 per Prali, con messa in sicurezza di versanti all’altezza di Massello e di Ponte Rabioso oltre a interventi di difese spondali nel comune di Perrero; interventi di consolidamento del ponte sul Pellice a Villafranca, dove i lavori inizieranno a luglio-agosto; interventi sulla SP 162 per Rorà, per messa in sicurezza di versanti franosi».

Presto, assicurano dalla Città Metropolitana di Torino, sul sito ufficiale sarà disponibile la possibilità di monitorare le decine gli interventi di manutenzione e asfaltatura strade calendarizzati nel territorio.

 

Nella foto di Diego Meggiolaro la strada provinciale 161 della val Pellice costellata di buche