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Invocare il nome del Signore

Noi ti lodiamo, o Dio, ti lodiamo; quelli che invocano il tuo nome proclamano le tue meraviglie
Salmo 75, 1

Voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa
I Pietro 2, 9

 

 

Prima di invocare il suo nome, noi lo lodiamo, lo ringraziamo e soprattutto lo riconosciamo come il nostro Signore. Lo lodiamo, ringraziamo, confessiamo e invochiamo! Abbiamo bisogno della sua vicinanza; infatti quando invochiamo il suo nome lo chiamiamo in noi, perché «invocare» significa chiamare dentro di sé.

Noi a Lui vogliamo parlare, e a volte addirittura gridare; vogliamo vivere in dialogo, in comunione con Lui; condividere le nostre gioie e tristezze, camminare con Lui; vogliamo lodarlo, invocare il suo nome e proclamare le sue meraviglie. Noi, tutti e tutte coloro che abbiamo sentito la parola di vita, l’abbiamo accolta e da essa riceviamo nutrimento. Noi che abbiamo incontrato delle persone che ci vogliono bene, che ci circondano con amore: ecco, una parte delle meraviglie del nostro Signore. Noi, pure, gli rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie (Cei 2008). Gli rendiamo grazie perché è meraviglioso; per la dolcezza con cui la sua Parola si dona a noi e ci riempie di speranza. La sia Parola ci insegna come vivere dignitosamente e responsabilmente la nostra vita e le nostre relazioni; come salvaguardare il suo creato e le sue creature; come vivere in pace gli uni con le altre. Siamo grati a Dio per averci accolto tra le sue amorevoli braccia e per averci insegnato a credere nella risurrezione del suo Figlio unigenito, Cristo Gesù, e nella nostra risurrezione.

Ecco, la lezione di umiltà che il versetto 1 del Salmo 75 ci insegna in poche parole. Chi si vuole svegliare dal sonno ingannatore dell’indifferenza e invoca il nome del Signore, vivrà esclusivamente della sua grazia e sarà sempre al servizio della grazia per il compimento del Regno di Dio.