imagegen

Le «due Coree», Trump e l’appello dei cristiani

«La nostra preghiera – ha detto il segretario generale della Conferenza Cristiana dell’Asia, Mathews George Chunakara – è che i leader delle due Coree, del Nord e del Sud, possano elaborare una soluzione adeguata per la pace, basata sull’uguaglianza e il rispetto reciproco. Per una coesistenza pacifica. Altresì speriamo che l’incontro inter-coreano possa rappresentare un successo planetario in grado di spianare la strada anche al previsto e atteso incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump».

Tutti i cristiani presenti in Asia «pregano per il successo dei colloqui che oggi vedono impegnati i leader della Corea del Nord e del Sud». Colloqui che si sono aperti stamane alle 10.30 a Panmunjom, un villaggio nella zona smilitarizzata tra i due paesi.

«Il leader supremo della Repubblica democratica popolare di Corea (Corea del Nord), Kim Jong-un – ricorda Chunkara –, è stato il primo leader del nord ad attraversare il sud dalla fine delle ostilità nel 1953; per incontrare il Presidente della Repubblica di Corea (Corea del Sud), Moon Jae-in». Nella giornata di oggi sono previsti due colloqui tra le due parti, con una pausa per il pranzo durante la quale i leader si consulteranno privatamente con le proprie delegazioni.

Prima dell’incontro pomeridiano le parti hanno piantato insieme un albero utilizzando terra e acqua delle due Coree, come simbolo di «pace e prosperità».

«Le comunità religiose – si legge ancora – auspicano che i due leader decidano di pubblicare una dichiarazione congiunta prima della cena ufficiale», ricordano i cristiani coreani. Questi colloqui – insperabili, solo qualche mese fa – arrivano dopo l’allentamento delle tensioni avvenuto grazie alle Olimpiadi invernali a PyeongChang di gennaio.

Quello di oggi è il terzo summit tra i leader delle due Coree. I precedenti si tennero nel 2000 e nel 2007. Formalmente, per ora, i due paesi sono ancora in guerra. Tutto, in pochi mesi è cambiato: Kim Jong-un terrà il prossimo giugno un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la Korean Central News Agency, l’Agenzia statale nordcoreana, ha annunciato che il paese ha interrotto i test nucleari e missilistici e chiuso del sito di test di Punggye-ri.

Chunakara ha aggiunto: «Confidiamo molto in un intervento pacificatore del presidente Trump sulle due Coree. Promuovere la fine della guerra sarebbe un gesto significativo e un punto di svolta nelle relazioni internazionali diplomatiche mondiali. Il Cca ha incoraggiato, per parte sua, le due Coree ad aprire una strada di pace e ha sostenuto con convinzione la richiesta arrivata dal Consiglio nazionale delle chiese in Corea (Ncck) e dalle sue chiese membro, “affinché si sostituisca l’accordo di armistizio del 1953 con un trattato di pace”».