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Le chiese coreane si sono unite per la pace

In vista del Summit tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, previsto per il prossimo 27 aprile (il primo dopo un lungo periodo di tensioni) il Consiglio nazionale delle chiese in Corea (Ncck), ha chiesto ai cristiani di tutto il mondo di pregare affinché l’esito dell’incontro possa essere positivo. Il Ncck nel comunicato rilanciato dal sito del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), ha chiesto «a tutti coloro che possono farlo, di dire una preghiera per la pace, ogni giorno a mezzogiorno della durata di un minuto», fino al giorno del vertice.

Tra le attività richieste dal Consiglio alle proprie chiese da oggi in poi, anche quella del digiuno «solo alle persone fisicamente in grado di rinunciare alla colazione o al pranzo, come preghiera di digiuno».

II prossimo 29 aprile, ossia la domenica successiva al summit tra le due Coree, il Consiglio nazionale delle chiese in Corea, chiederà ai membri di chiesa di dedicare un’offerta speciale per promuovere progetti di scambio di pace inter-coreani.

Il Consiglio, lo scorso 19 aprile ha tenuto un culto ecumenico per la pace nella chiesa presbiteriana di Yeondong, a Seoul. Hanno partecipato circa 400 persone ed è stata l’occasione per suggerire la preghiera per la pace:

«Signore, che attraverso gli incontri del vertice Nord-Sud giunga un accordo di pace. Aiutaci, per favore, a realizzare altri vivaci scambi civili tra il Sud e il Nord. Signore, porta la riconciliazione e la pace in occasione degli incontri e apri un’era di convivenza pacifica nella penisola coreana. Signore, attraverso la pace nella penisola coreana, aiutaci a esportare la pace in tutto il mondo. Nel nome di Gesù Cristo preghiamo, Amen».