murmure

Carlot-ta e l’anteprima del suo ultimo disco al Tempio valdese di Torino

Murmure è il nuovo album dell’artista Carlot-ta. Un disco per organo a canne, percussioni, voci ed elettronica, pubblicato da Incipit Records/Egea Music e registrato tra Italia, Svezia e Danimarca grazie al produttore Paul Evans del team del Greenhouse Studio di Reykjavik che annovera tra le sue produzioni album di Bjork, Sigur Ros, Damon Albarn, Cocorosie e molti altri.

Il nuovo album dell’artista piemontese sarà presentato dal vivo domani 6 aprile alle 21 nell’affascinante cornice del Tempio Valdese di Corso Vittorio Emanuele. Un appuntamento nato in collaborazione con Riforma.it e Radio Beckwith evangelica (Rbe).

Carlot-ta (che domattina sarà ospite negli studi di Rbe per anticipare l’evento) domani sera suonerà l’organo a canne Pinchi, ispirato agli organi barocchi tedeschi.

«Murmure è il suono che l’aria produce quando entra nei polmoni. In questo disco è il respiro delle canne d’organo, strumento che Carlot-ta ha scelto per comporre questi undici brani, abbandonando per la prima volta il pianoforte. Murmure è un disco epico e trionfale, oscuro e immaginifico. I registri dell’organo suonano imponenti come intimi e malinconici, si alternano tra composizioni solenni e impetuose, ballate romantiche, valse musette, danze macabre, motivetti synth-pop», ricorda l’ufficio stampa dell’etichetta discografica, che prosegue la canzone «“Virgin of the Noise” è un’algida e misteriosa richiesta di perdono accompagnata da timpani profondi e rumori elettronici. “Sparrow” strizza l’occhio al dream-pop, “Conjunctions” sorprende con una melodia lirica e romantica, “Sputnik 5” trasforma l’organo a canne in un synth anni ’80, “Samba Macabre” è la danza voodoo di una mantide religiosa, “La Valse du Conifère” il ritratto naif di una conifera solitaria sulle Alpi francesi cantato su un valzer à la Edith Piaf, “Minstrel” è una ballata introspettiva dalle venature black».

Carlot-ta (organo a canne, chitarra e voce) ci trascinerà domani sera in viaggio tra gli elementi della natura e dove percussioni e tessiture elettroniche detteranno il tempo con Christopher Ghidoni al synth, chitarra, voce e Paolo Pasqualin alla batteria e percussioni.

Biografia dell’artista

Carlotta Sillano inizia a suonare il pianoforte all’età di cinque anni e la chitarra durante l’adolescenza. Dopo gli esordi come chitarrista nella band Prerogative, formata con alcune amiche del liceo, si esibisce con il nome d’arte di Carlot-ta per la prima volta nel 2009. Nel 2010 è ospite del Premio Tenco e si esibisce al Teatro Ariston insieme a Morgan, Nada, Renzo Arbore. Il suo album d’esordio, Make Me a Picture of the Sun, esce nel 2011 per Anna the Granny Records. Il disco riceve il Premio Ciampi come migliore opera prima, il Premio M.E.I. Supersound come miglior disco dell’anno e si classifica al secondo posto nella selezione della Targa Tenco per la migliore opera prima. All’uscita dell’album fa seguito un lungo tour di presentazione che porta Carlot-ta ad esibirsi, tra gli altri, sui palchi di Mito Settembre Musica, Auditorium Parco della Musica, Torino Jazz Festival, Jazz:re:found, SPaziale Festival. Nel 2012 una sua canzone, Pamphlet, è utilizzata in una campagna pubblicitaria nazionale della casa automobilistica Ford. Nello stesso periodo Carlot-ta ha la possibilità di aprire i concerti di Gilberto Gil sui prestigiosi palcoscenici del Teatro romano di Fiesole e del Gran Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2013 partecipa alle selezioni per la sezione Giovani del Festival di Sanremo, presentando una canzone dal titolo Dodecaneso (Prima che sia l’alba). Il suo secondo disco, Songs of Mountain Stream, prodotto da Rob Ellis, esce nel settembre 2014 per l’etichetta indipendente Brumaio Sounds. Nello stesso anno Carlot-ta riceve il Premio Siae alla Creatività nell’ambito del Festival dei due mondi di Spoleto. Nel 2018 esce il suo terzo album, un disco per organo a canne, voce, percussioni ed elettronica, prodotto da Paul Evans per Egea Music. Tra le sue influenze cita Tori Amos, Diamanda Galas, Joanna Newsom, e Edith Piaf.