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#ACT2EndRacism. Usa: una piattaforma interreligiosa per dire stop al razzismo

È tempo di portare a termine il lavoro di Martin Luther King. Con questo spirito il Consiglio nazionale delle chiese cristiane negli Stati Uniti (NCCCUSA) ha indetto una serie di iniziative per la giustizia razziale che vedranno il loro culmine oggi, 4 aprile, a Washington DC, con il raduno A.C.T. to end racism, Azione per eliminare il razzismo.

A.C.T. è l’acronimo delle parole inglesi awaken (risvegliare), confront (affrontare), transform (trasformare) con le quali si intende: porre l’attenzione al fatto che «il razzismo è ancora profondamente radicato nella cultura americana e altrettanto profondamente dannoso per le comunità; affrontare il tema del razzismo dicendo la verità a noi stessi, alle nostre comunità e istituzioni, lottando contro l’ingiustizia; trasformare i cuori, le menti, i comportamenti delle persone e delle strutture che compongono la società – dichiarano gli organizzatori –. Faremo la nostra parte per sradicare il razzismo che attanaglia gli Stati Uniti e paralizza la nostra capacità di vedere ogni essere umano come uguale. Sfidiamo noi stessi e le nostre comunità per correggere i torti e, con la grazia di Dio, portare guarigione e integrità a tutte le persone».

.Promosso da una piattaforma interreligiosa che vede insieme numerose chiese e organizzazioni, l’evento inaugura un programma pluriennale di dispiegamento delle 100.000 chiese statunitensi sulla valutazione della propria colpevolezza nel razzismo americano, sulle cause e i sintomi del razzismo in tutti i settori, dalla giurisprudenza alle forze di polizia, dall’educazione all’economia. Al raduno oggi sotto la Casa Bianca parteciperà per il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) la moderatora Agnes Abuom.

Sono molte le iniziative delle chiese contro il razzismo e la povertà che hanno visto un grande impulso alla vigilia della ricorrenza dell’assassinio del pastore battista e premio Nobel per la pace Martin Luther King, avvenuto il 4 aprile del 1968. Fra queste ricordiamo la #PoorPeoplesCampaign, mobilitazione contro la povertà, nata in seno ai “i lunedì della moralità” e la dichiarazione congiunta contro povertà e razzismo di un centinaio di leader cristiani, rivolta alle chiese e al Congresso americano e promossa fra gli altri dalla rivista “Sojourners”.

L’NCCCUSA è il maggior organismo ecumenico americano con una lunga storia di attivismo per i diritti civili e la giustizia razziale che riunisce comunità protestanti, anglicane, ortodosse, evangeliche, afroamericane e altre in rappresentanza di oltre 45 milioni di fedeli.