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Roma. La Chiesa valdese di piazza Cavour riceve la certificazione di “Eco-comunità”

Domenica 11 marzo la Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) ha consegnato alla chiesa valdese di Roma – piazza Cavour il “Certificato di eco comunità avviata”.

Il riconoscimento fa parte delle strategie che la Glam propone alle comunità di fede per ridurre la propria impronta ecologica anche all’interno delle chiese. «L’abc delle buone pratiche ecologiche l’hanno scritta su grandi cartelloni i ragazzi della scuola domenicale» ha raccontato all’agenzia Nev Maria Elena Lacquaniti, componente della Glam. «Note semplici alla portata di tutti che rendono l’idea di come sia importante educare sin da bambini ai temi del creato, ambiente e giustizia economica».

La chiesa valdese di piazza Cavour risponde a 19 dei 40 obiettivi del «cammino di conversione». Tra essi, «momenti liturgici e lavori di manutenzione mirati al risparmio energetico negli ambienti» spiega ancora Lacquaniti. Il certificato è stato consegnato al pastore della comunità Giuseppe Platone, che ha dichiarato “È un percorso legato all’identità cristiana e che coinvolge ogni singola persona con il proprio stile di vita”. La liturgia della domenica, ricca di spunti di riflessione sull’argomento, ha avuto la predicazione del pastore Herbert Anders, che si è soffermato su due testi biblici su carestia e abbondanza, rispettivamente da Genesi 47 e Luca 12: «un invito ad accogliere senza ansia il concetto di sobrietà nella vita di ognuno di noi» conclude Lacquaniti.

La comunità di piazza Cavour è particolarmente impegnata, quest’anno, nello studio delle procedure per ottenere la certificazione ambientale “Gallo verde”. Nato in Germania nel 2001 per le realtà ecclesiastiche, il progetto Grüner Gockel (in italiano appunto “Gallo Verde“) ha visto l’adesione di decine di chiese, protestanti, cattoliche e ortodosse, in diversi stati europei. In Italia, la chiesa valdese di Milano è stata la prima – e per il momento rimane l’unica – ad aver ottenuto la certificazione.

 
Foto di Giovanni Ribet