161012-f-hb600-046

Boicottare la produzione e l’uso delle armi

«I nostri ragazzi e le nostre ragazze ci guideranno. E’ tempo di ascoltarli e seguire la loro guida». Con queste parole che richiamano il testo messianico di Isaia 11:6, Jim Wallis, fondatore e presidente della rivista Sojourners, ha chiamato le chiese cristiane degli Stati Uniti a boicottare la National Rifle Association (Nra), l’Associazione di produttori e detentori di armi.

«Il cambiamento sociale avviene quando le nuove generazioni non accettano più quanto le generazioni precedenti consideravano normale o inevitabile», ha detto Wallis riferendosi agli studenti sopravvissuti al massacro della scuola Marjory Stoneman Douglas di Parkland, Florida, «che hanno saputo trasformare il loro dolore in azione» rivolgendosi direttamente al mondo della politica e al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il boicottaggio della Nra parte proprio dalle richieste dei giovani per controlli veri e obbligatori per chiunque acquisti un’arma, il bando di armi d’assalto e, soprattutto, marcare stretto i politici legati alla Nra.

«La violenza che proviene dalle armi deve diventare una questione di fede nelle chiese che devono proporsi come luoghi disarmati (gun-free zones)» ha spiegato Wallis aggiungendo altre proposte: disinvestire nei fondi che hanno un legame con la Nra; scegliere, banche, imprese, negozi e catene che hanno troncato i loro legami con l’Associazione delle armi.

Soprattutto, spingere i membri delle chiese a scoprire se i loro rappresentanti al Congresso hanno ricevuto finanziamenti dalla Nra e spiegare che il loro voto dipende da questa risposta e dalle loro scelte future in questo ambito. «Molti degli adolescenti che oggi protestano diventeranno a breve degli elettori: i politici dovranno tenerne conto», ha sottolineato Wallis.

Infine, il presidente di Sojourners ha proposto che domenica 18 marzo – una settimana prima di March for our lives manifestazione di protesta a Washington degli studenti e delle loro famiglie – le chiese americane diano la parola dai pulpiti ai loro giovani.