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Rifugiati del Sud Sudan: la più grande crisi dell’Africa

Secondo l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite (Acnur) la guerra del Sud Sudan sta portando alla più grande crisi di rifugiati in Africa dopo il genocidio in Ruanda di 24 anni fa. Dopo cinque anni di conflitto, infatti, si stima che il numero dei rifugiati sud sudanesi supererà i tre milioni entro la fine di quest’anno.

In prima linea nel Sud Sudan e nei paesi che accolgono i rifugiati – tra cui Uganda, Kenya, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo e Repubblica centrafricana – vi è la Federazione luterana mondiale. Nello specifico la Flm sostiene progetti in Uganda, Kenya ed Etiopia dove fornisce: strutture idriche e igienico-sanitarie, rifugi, mezzi di sussistenza, e servizi di protezione per i rifugiati. Un’attenzione particolare è rivolta ai rifugiati vulnerabili come i minori non accompagnati e separati, gli anziani, le donne incinte e le giovani madri.

Lennart Hernander, rappresentante del Programma per il Servizio Mondiale Kenya-Gibuti della Flm, riferisce che il Kenya vede un lento ma continuo afflusso di rifugiati, con più persone che attraversano il confine ogni giorno. Mentre era al centro di accoglienza di Kakuma, gestito dalla Flm, Hernander ha raccontato di aver incontrato una bambina di soli cinque giorni. Sua madre aveva partorito a Kakuma dopo essere fuggita da Juba nel corso del suo ultimo mese di gravidanza. «Ho visto molti rifugiati giungere da varie situazioni, ma fuggire dalla tua casa e affrontare il pericoloso e lungo viaggio con due bambini essendo all’ottavo mese di gravidanza, dice qualcosa sulla disperazione della situazione».

Hernander ha aggiunto che i bisogni più urgenti riguardano il cibo, poiché le razioni sono insufficienti. Inoltre, è necessario più denaro da investire nell’istruzione. «Questo è il futuro del Sud Sudan che aiutiamo a creare ora. Dobbiamo assicurarci che il futuro Sud Sudan abbia formato le persone a rompere il circolo vizioso della guerra.

Abbiamo bisogno di investire in tecnologia, istruzione e mezzi di sussistenza per il futuro». Secondo le stime fornite dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati dopo cinque anni di conflitto, quasi 2,5 milioni di sud sudanesi sono fuggiti in sei paesi vicini. Un terzo della popolazione è stato sfollato con la forza sia nel Sud Sudan che oltre i suoi confini.

All’interno del paese, sette milioni di persone hanno bisogno di assistenza. Per quest’anno l’Acnur ha lanciato un appello per raccogliere 1,5 miliardi di dollari per rifugiati in fuga in altri paesi e un appello per 1,7 miliardi di dollari per le persone bisognose nel Sud Sudan.