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Nell’amore non c’è paura

«Nell’amore non c’è paura». E’ questo il messaggio, tratto dalla Prima lettera di Giovanni 4:18, che il Consiglio delle chiese cristiane delle Marche (Cccm) ha voluto lanciare per denunciare, da un lato, il «clima di paura e di odio» che si è creato nella società italiana e per incoraggiare, dall’altro, ai «valori cristiani della tolleranza e del rispetto reciproco».

Il messaggio campeggia nella prima pagina del sito web del Cccm, l’organismo ecumenico regionale di cui fanno parte la chiesa cattolica, le chiese ortodosse greca e romena, le chiese protestanti avventista, metodista e battista, e la chiesa anglicana.

«I cristiani delle Marche hanno voluto parlare a una sola voce, soprattutto dopo il raid razzista avvenuto a Macerata lo scorso 3 febbraio”, ha sottolineato la predicatrice locale Greetje van der Veer, che cura la chiesa metodista plurisede di Fermo-Palombaro-Pescara.

«Di fronte al moltiplicarsi di atti di violenza e razzismo – si legge nel documento –  noi, come Cccm, non possiamo rimanere in silenzio. Condanniamo fortemente questi atti, avvenuti anche sul nostro territorio, che accrescono ulteriormente il clima di paura e odio, che già affligge la nostra società».

«In ciò che diciamo e facciamo – prosegue il testo -, vogliamo testimoniare i valori cristiani della tolleranza, dell’accoglienza, del rispetto reciproco e della ricchezza della diversità. La paura è l’opposto della fede, la paura mina la fiducia, di cui la fede è nutrita. Non possiamo consentire di abituarci alla rassegnazione, alla paura, all’odio e alla violenza intorno a noi».