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Giornalisti minacciati, aggrediti e intimiditi

Nel 2017 gli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti nell’esercizio della loro professione sono stati 126 a fronte dei 128 rilevati nell’anno 2016, il dato è emerso ieri al Viminale in occasione del secondo incontro del Centro di Coordinamento delle attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti.

Dal primo di gennaio al 16 di febbraio del 2018 «sono stati monitorati 18 episodi e sul fronte dell’attività investigativa nel 2017, sono state denunciate o arrestate 87 persone; nell’anno 2016 erano 83. Sino ad oggi le forze di Polizia hanno disposto 176 misure di vigilanza e assicurato l’attuazione di 19 dispositivi di protezione nei confronti di giornalisti», è quanto emerge dai dati del Rapporto presentato ieri.

«In occasione dell’incontro con il ministro Minniti – ha dichiarato a Riforma.it il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Giuseppe Giulietti – si è detto che sarebbe utile, alla luce dei dati emersi, poter programmare le riunioni del Tavolo con cadenza trimestrale. Di intensificare l’attività di monitoraggio nella  rete web. Potenziare l’attenzione anche agli episodi d’intimidazione che avvengono in ambito sportivo. E ovviamente mantenere alta l’attenzione per garantire maggiori tutele, ai giornalisti che producono inchieste investigative e sempre più spesso vittime di atti intimidatori, querele temerarie, e alla luce delle recenti aggressioni fisiche».

Su 35 episodi monitorati dal 1° novembre 2017 è emerso che in gran parte dei casi «le intimidazioni poste in essere  avvengono, per lo più, con minacce pubblicate in rete e verbali o attraverso condotte violente, missive, danneggiamenti e telefonate anonime», dicono i dati.

Tali episodi hanno matrici e motivazioni anche di natura politica e sportiva, e sono riconducibili alla criminalità organizzata o ad ambienti di illegalità diffusa o di degrado sociale. Tra i propositi del Tavolo, anche quello di attivare percorsi tra funzionari di polizia e giornalisti, proprio per contrastare possibili fenomeni di aggressività che si manifestano sul web. 

L’incontro al Viminale è stato presieduto dal ministro Marco Minniti insieme al capo della Polizia Franco Gabrielli, al segretario generale e al presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, al presidente e al segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Verna e Guido D’Ubaldo.

I dati ufficiali sono disponibili sul sito della Fnsi

Foto: Wikipedia