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Berlinale. Al lavoro la giuria ecumenica

Ha aperto i battenti ieri 15 febbraio la 68° edizione del Festival internazionale del film di Berlino, che – accanto alla giuria ufficiale – vedrà al lavoro, com’è consuetudine dal 1992, una “giuria ecumenica”. La giuria, che figura tra quelle indipendenti, è incaricata di premiare i film nelle sezioni “Concorso”, “Panorama” e “Forum”, che esprimano valori spirituali, umani e sociali.

Tre donne e tre uomini, evangelici e cattolici, visioneranno fino al 25 febbraio tutte le pellicole in concorso. A presiedere la giuria è la pastora e teologa Inge Kirsner (Germania). I membri sono il teologo Freek L. Bakker (Paesi Bassi); la giornalista e critica cinematografica Vesna Andonovic (Lussembrugo); la pedagoga Winifred Loh (Singapore); il professore di teologia, media e cultura Jeffrey Mahan (USA); e il teologo Joachim Opahle (Germania).

La giuria, scelta dalle organizzazioni internazionali protestante e cattolica, rispettivamente INTERFILM e SIGNIS, verrà presentata al pubblico domenica 18 febbraio durante il tradizionale incontro ecumenico organizzato, in occasione della Berlinale, nella “Haus” della Chiesa evangelica in Germania (EKD), presso il Gendarmenmarkt. L’incontro sarà aperto dal saluto del vescovo Gebhard Fürst, presidente della Commissione delle comunicazioni della Conferenza episcopale tedesca. Seguirà un dibattito pubblico con il pastore Johann Hinrich Claussen, incaricato per la cultura nel Consiglio dell’EKD, e il regista Andreas Veiel.