philippe

Politiche migratorie, i protestanti francesi incalzano il governo

Una volta ancora i protestanti di Francia sono desiderosi di svolgere quel ruolo di “guardiani” dei valori repubblicani, per usare le recenti parole del presidente Emmanuel Macron a loro rivolte.

In occasione di una cerimonia di auguri per il nuovo anno oramai avviato, il 24 gennaio il presidente della Federazione protestante di Francia (Fpf) pastore François Clavairoly ha usato toni insolitamente forti per denunciare «il divario fra parola e azione del governo sul tema dell’accoglienza dei migranti, nonché sulle azioni condotte in Africa e in Medio Oriente». Alla presenza del Primo ministro Édouard Philippe il presidente della Fpf ha definito tale divario «critico e criticabile», ed ha chiesto senza giri di parole il ritiro della circolare “Collomb” del 12 dicembre, che prevede un censimento delle persone alloggiate in rifugi di emergenza. Misura che è stata oggetto di aspre critiche da parte del mondo associativo nazionale, con diversi rappresentanti che hanno presentato istanza di annullamento della norma presso il Consiglio di Stato.

«Ascoltate chi opera sul terreno, giorno per giorno, nel campo dell’accompagnamento e dell’accoglienza. Vi dicono che c’è una promessa da mantenere e che ad oggi non lo è: quella della Francia Paese capace di accogliere» ha incalzato Clavairoly . «In nome di quale pragmatismo queste azioni di rifugio e ricovero, che rispondono ad un bisogno sociale, dovrebbero cedere il passo ad un controllo amministrativo volto soltanto ad aumentare le file di chi rispedire appena oltre confine in una situazione di perenne irregolarità?» ha aggiunto, ricordando cole il mondo protestante ha fatto dell’accoglienza di migranti e rifugiati uno degli assi portanti del proprio operato.

Il premier Philippe ha ringraziato la Federazione per «l’acuto spirito critico» prima di mostrarsi inflessibile sull’argomento: «Non mi aspettavo una vostra approvazione di tale progetto» ha riconosciuto. Per poi proseguire che sono «l’umanità e l’efficacia i principi che guidano il governo nelle scelte in materia di politiche migratorie, per garantire che le persone possano ottenere la migliore accoglienza possibile». In difesa della circolare Collomb ha ribadito il desiderio di «far prevalere, nell’ambito del ricovero in strutture emergenziali, il principio dell’accoglienza incondizionata. Ma questo non vuol dire accoglienza indifferenziata o diritto di soggiorno incondizionato».

Un anno fa, alla medesima cerimonia, era presente l’allora premier Bernard Cazeneuve, e Clavairoly aveva chiesto e ottenuto il via libera per l’attuazione dei primi corridoi umanitari sul modello di quelli attuati in Italia dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dall’Unione delle chiese metodiste e valdesi e dalla Comunità di Sant’Egidio. Il clima oggi pare diverso.

 

Foto: Al microfono il premier Philippe, alla sua sinistra il presidente della Fpf Clavairoly