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Sul cammino di Graz 20 anni dopo

Nel 1997, 20 anni fa, dal 23 al 29 giugno a Graz (Austria) si svolgeva la seconda Assemblea ecumenica europea; molti di quelli che vi hanno partecipato ricordano essere stato uno dei momenti più alti per il cosiddetto “ecumenismo dal basso”: vi sono infatti convenuti  700 delegati e 10.000 partecipanti.

Gli organizzatori furono il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE) e la Conferenza delle Chiese europee (KEK). Il tema era: “Riconciliazione, dono di Dio e sorgente di vita nuova”.

Nel documento finale di Graz (A34) si legge: «La nostra fede cristiana esige che lottiamo per la libertà e la dignità di tutti i popoli. Lo Spirito ci riempie di fiducia e di coraggio e ci rende coscienti del fatto che ci è stato affidato il messaggio e il ministero della riconciliazione».

Qual è  dopo 20 anni  l’esito duraturo dell’Assemblea rispetto ai temi della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato  non tanto a  livello di diplomazie ecclesiastiche quanto di  relazioni locali?

La Glam ha voluto  dare un saggio dello stato dell’arte a Civitavecchia il 26 novembre  con un convegno presso  la chiesa cattolica s. Maria dell’orazione e morte organizzato dalla comunità battista, aperto dal pastore Italo Benedetti.
Rispetto all’impegno comune per la giustizia economica i temi portanti sono stati l’alimentazione e la solidarietà internazionale.

Abbiamo ascoltato la riflessione sulla fame nel mondo di due giovani della comunità battista, Ivana Nunez e Veronica Pupo, apprezzato lo sketch sullo spreco alimentare a cura di Matteo Appetecchi, Chiara Polo e Francesca Laurindi, sempre della comunità battista, e accolto la testimonianza di Daniele Verzì sull’operato dei giovani dell’ Azione cattolica locale  con il Banco alimentare.

Chiara Poletti giovane della comunità battista ha trasmesso con le parole di una sua poesia le emozioni prodotte  dalla propria esperienza in Tanzania al seguito della associazione cattolica VEV (venite e vedete). Francesca Laurindi, giovane della comunità battista,  ha condiviso la sua esperienza in Zimbabwe al seguito del progetto UCEBI, mentre è stato chiesto a Massimo Magnano, referente della comunità di Sant’Egidio locale, di esporre il progetto Mediterranean Hope, realizzato insieme alla Federazione delle chiese evangeliche e alla Tavola valdese.

Bianca Nistor ha poi presentato l’attività locale di sostegno al recupero di persone a rischio povertà ed emarginazione della Fraternità dei Giovani della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, Nepsis-Italia, nata nel 2008 avendo come protettore il Santo Voivoda Neagoe Basarab.  Un gruppo di loro ha anche offerto il canto del Salmo 140.
Hanno contribuito a questa sessione con i loro canti i giovani della sede locale di Azione Cattolica e Felice Mari, responsabile per l’ecumenismo e membro della locale comunità dei Focolari.
Sul tema della salvaguardia del creato, Felice Mari ha illustrato la enciclica Laudato Si’ del 2015 e la Glam ha illustrato il lavoro dell’ECEN,  la rete cristiana europea per l’ambiente nata dal forte impegno del pastore Lukas Vischer nel 1998.
Per la pace, è stato annunciato che uno striscione elaborato dai ragazzini e dalle ragazzine delle diverse comunità richiamerà il versetto scelto per  la prossima Settimana ecumenica (18-25 gennaio 2018) “Potente è la tua mano, Signore (Esodo 15,1-21) e verrà usato  nella marcia della pace conclusiva della settimana.
Il Convegno era stato preceduto la mattina da un culto nella comunità battista.

La liturgia era a cura dei giovani della comunità Noemi Monaco, Sasha Giuntini, Ivan Nunez, Valerio Sturiale e Dario Sbaccanti, e la predicazione è stata celebrata dal pastore Herbert Anders.
Al termine del culto dopo una breve introduzione sugli elementi che caratterizzano una eco comunità e la sua diffusione in Europa, Miriam Strisciullo per la comunità battista di Civitavecchia ha presentato il percorso fatto finora e le prospettive future e lo stesso è stato fatto relativamente alla comunità battista di Arzano (Napoli) invitata alla giornata. Sono così stati consegnati alle due comunità i Diplomi in base alle azioni finora realizzate.

Complessivamente una giornata molto partecipata, una lode al Signore a cui appartiene la terra e tutto ciò che è in essa.