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Ferrovia Pinerolo-Torre Pellice, a febbraio la decisione sull’affidamento

Il consigliere dei Moderati a Pinerolo, Giuseppino Berti ha presentato una mozione in comune per chiedere di realizzare una pista ciclabile sul sedime ferroviario della linea Torre Pellice-Pinerolo. Già a ottobre 2016 davamo aggiornamenti sullo stato della linea abbandonata e sospesa dalla Giunta Cota nel giugno 2012.

In Piemonte, i servizi ferroviari regionali sono tutti amministrati dalla Regione ad eccezione di quelli dell’area metropolitana torinese che sono delegati all’Agenzia per la Mobilità Metropolitana. Il servizio in Piemonte è sempre stato affidato dalla Regione a Trenitalia, ma in questa legislatura (2014-2019) il presidente Chiamparino ha incaricato l’assessore ai trasporti, Francesco Balocco, di realizzare dei bandi europei per affidare la futura gestione delle linee ferroviarie piemontesi.

Sono tre i lotti in cui è stata suddivisa la rete da affidare ai privati: il bacino metropolitano di Torino, che contiene l’attuale servizio ferroviario della provincia torinese per un valore che oscilla tra i 55 ed i 65 milioni di euro, il bacino centro-nord con la Torino-Milano per una cifra tra i 40 e 50 milioni, quello centro-sud con le linee Torino-Genova, Torino-Cuneo e Torino-Savona come principali direttrici ed un corrispettivo di riferimento tra 60 e 70 milioni, come riporta il sito Agenzia.

Intanto nel pinerolese molti lamentano che nessuno si stia più occupando della riattivazione della linea. Per questa ragione il consigliere Berti ha chiesto provocatoriamente se non fosse utile realizzare una pista ciclabile, anche se l’ipotesi è già stata scartata da tutti gli attori coinvolti perché ritenuta irrealizzabile e controproducente. «La linea è solo sospesa, non cancellata – ricorda Furio Chiaretta del comitato Treno Vivo – Una differenza non formale ma sostanziale. Essendo sospesa, RFI, proprietaria dell’infrastruttura, continua a tenerla elettrificata, così non può essere preda di vandali. Sicuramente costerebbe molto di più togliere i binari e fare una ciclabile che non ripristinare la linea. Le ciclabili funzionano la dove c’è l’integrazione treno-bici». La prossima settimana il comitato si incontrerà con l’assessora ai trasporti di Pinerolo, Giulia Proietti, per discutere insieme la proposta di reintegrazione della linea ferroviaria insieme ad altre idee per migliorare la mobilità e renderla sempre più sostenibile.

Giuseppino Berti, interventuto ai microfoni di Radio Beckwith, ha dichiarato che la sua proposta «è solo una provocazione. Io voglio la riattivazione della linea ferroviaria, non la pista ciclabile». A lui fa eco Federico Valetti, consigliere regionale M5S in Piemonte che da anni si batte per la riattivazione della linea: «Di realizzare la ciclabile non se ne parla. A febbraio la gestione della linea andrà a gara. Me l’ha confermato l’assessore Balocco qualche giorno fa».

Dalla Regione fanno però sapere che è già in corso la procedura di dialogo competitivo e per il momento sono due i soggetti interessati: Trenitalia e Rail.To di cui fanno parte Gtt e il gruppo Arriva. L’affidamento sarà diretto al competitor che garantirà i maggiori servizi al prezzo migliore. E dalla Regione promettono «Per avere l’affidamento del Servizio ferroviario metropolitano noi pretendiamo che venga riattivata la Torre Pellice-Pinerolo». A Febbraio questa procedura di dialogo dovrebbe arrivare alla fine. I due gruppi presenteranno le offerte e i servizi proposti, e la Regione sceglierà a chi affidare il servizio in cui rientrerà anche la linea sospesa da Cota.

Immagine di Diego Meggiolaro