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Chiese europee in cammino

Il consiglio direttivo della Kek, la Conferenza delle chiese europee, si è riunito in sessione ordinaria dal 23 al 25 novembre a Bruxelles per proseguire i preparativi in vista dell’Assemblea generale della Kek, che si terrà nella primavera del 2018 a Novi Sad, in Serbia. Parte significativa dei lavori è stata dedicata alla consultazione e allo studio della “Lettera aperta sul futuro dell’Europa”, l’ampio documento che i vertici della Kek hanno dato alla luce nel 2016 e che rappresenta il faro attorno al quale riunirsi per ragionare sulle prospettive sociali, politiche e religiose del vechio continente e delle chiese che vi operano. Una prima consultazione che ha riguardato i Paesi dell’Europa meridionale si è svolta a Volos in Grecia ad ottobre, e la prossima è prevista il 30 novembre a Praga conla partecipazione delle nazioni centrali e orientali.

Nel corso del direttivo è stata accolta una nuova chiesa fra i membri, la Chiesa episcopale scozzese, che diventa così la 116° a far parte della Conferenza delle chiese europee.

I membri del consiglio hanno quindi esaminato e fatto proprio il comunicato finale dei delegati Kek che a inizio novembre si sono incontrati a Nicosia per dare alla luce un testo relativo alla protezione dei luoghi sacri e di culto.

Nel tentativo di rinforzare il lavoro a favore della pace, il consiglio della Kek ha approvato la creazione di un gruppo di lavoro che sosterrà le chiese europee nelle loro attività di mediazione e di prevenzione dei conflitti. Sul tema è prevista un grande meeting a Parigi nel 2019, a 100 anni dal Trattato di Versailles che ridisegnò l’Europa post bellica.

Sono seguite le relazioni del presidente della Kek,reverendo Christopher Hill e del segretario generale padre Heikki Huttunen, l’approvazione della relazione del tesoriere e l’approvazione del bilancio di previsione per il 2018. La Commissione delle chiese per i migranti in Europa (Ccme) ha fornito una panoramica dei lavori recenti e a tal proposito è stato adottato un testo di accordo fra Kek e Ccme per rafforzare la cooperazione da qui al 2024.