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Scuola elementare interreligiosa in Sri Lanka

Nel distretto di Trincomalee, a otto chilometri a sud della omonima città, esiste una scuola elementare che segue il modello «Sangama», stabilito durante la presidenza del defunto Ranasinghe Premadasa, per sensibilizzare i cittadini all’importanza dell’unità fra le etnie del paese. La parola tamil «Sangama» significa «costruttività».

L’intera scuola è composta da 28 studenti fra la prima e la quinta classe, 17 sono tamil indù e musulmani e 11 sono singalesi cristiani e buddisti. I ragazzi sono seguiti da nove insegnanti e dal preside, e studiano in singalese e tamil.

Ogni mattina, i bambini recitano una preghiera multi-religiosa e cantano l’inno nazionale in lingua tamil e singalese. Dopo aver fatto attività ed ascoltato un discorso del preside, hanno inizio le lezioni quotidiane. Il numero ridotto di studenti permette agli insegnanti di seguirne con cura l’istruzione.

Per i genitori, la scuola è un’esperienza positiva. «I ragazzi sono amici e fratelli, sorelle, senza nessuno che sia isolato, e c’è molta cordialità fra i genitori e gli insegnanti», ha dichiarato ad AsiaNews il preside musulmano, Mohamad Aliyar Jainulabdeen. In questo spirito di accoglienza e unità vengono celebrate le festività delle varie etnie, dal Thaipongale al Natale.

Per Jainulabdeen, il suo ruolo di preside è una missione per la quale sacrificare parte del suo stipendio, che viene reinvestito per fronteggiare le necessità della scuola e dei suoi studenti.

La scuola è stata fondata il 20 ottobre del 1991, ed è al suo 26mo anno. Quando è cominciata, gli studenti erano 12. Il preside racconta che il momento più difficile è stato durante la guerra civile che ha insanguinato l’isola per 30 anni, perché le famiglie singalesi avevano lasciato il villaggio e anche gli insegnanti erano riluttanti a venire a scuola per paura.

Foto Di Adam JonesFlickr: Young Girl in Tuk-Tuk – Trincomalee – Sri Lanka, CC BY-SA 2.0, Collegamento