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A Pinerolo nasce il Centro d’ascolto per il disagio maschile

Da lunedì 3 ottobre Pinerolo si è dotata di un un nuovo strumento di contrasto alla violenza sulle donne con l’apertura del Centro di ascolto del disagio maschile nei locali messi a disposizione dall’Asl in via Bignone 40. «Abbiamo sentito l’esigenza di operare su questo fronte per contribuire a creare un nuovo modo di essere uomini nelle relazioni con le donne», racconta Renato Galetto, presidente dell’Associazione Liberi dalla Violenza. «Oggi in particolare il problema della violenza è sentito come un problema di salute pubblica dalla società». Così, dopo un percorso formativo e organizzativo piuttosto articolato, è nata l’idea del centro. La squadra è formata interamente da volontari, che si dividono i compiti a seconda delle competenze «I volontari senza una specifica formazione – spiega Galetto – si occuperanno dell’ascolto e dell’accoglienza in sede, mentre psicologi e assistenti sociali saranno impegnati nel percorso formativo».

Il training punta, attraverso un ciclo di circa trenta incontri, alla presa di coscienza da parte degli autori di violenza e, successivamente, alla rimozione della stessa. «Inizialmente si prevede una serie di colloqui di valutazione della situazione della persona. Successivamente verrà intrapreso un cammino, basato sul lavoro di gruppo, volto alla definizione dei comportamenti violenti e all’assunzione di responsabilità da parte dei soggetti, nella convinzione che determinati comportamenti siano frutto dell’apprendimento e, come tali, passibili di rimozione».

L’utenza del centro sarà individuata attraverso la collaborazione con diversi enti e istituzioni del territorio, come avvocati e istituzioni giudiziarie. «La nostra idea – prosegue Galetto – è quella di sensibilizzare enti e istituzioni che si trovano a contatto con i soggetti violenti, partendo dal presupposto che la percentuale di uomini disposti a mettersi in discussione su questo aspetto sia piuttosto esigua». In particolare, l’attenzione sarà rivolta all’Uepe, l’ufficio esecuzione penale esterna, nel tentativo di proporre il percorso come misura alternativa alla detenzione. Inoltre, l’associazione ha preso contatto con il comando dei Carabinieri di Pinerolo, che si è dimostrato aperto e ben disposto a una collaborazione sul fronte della violenza sulle donne.

Al fine di promuovere il centro, l’associazione ha organizzato una serie di incontri informativi, in collaborazione con altre realtà operanti sul territorio, come Svoltadonna e Anlib. Il primo appuntamento si è svolto a Torre Pellice giovedì 5 ottobre, cui farà seguito l’incontro a Porte del 25 ottobre. Inoltre è stata organizzata una serata presso l’agriturismo “Il Tiglio” di San Secondo all’insegna dei balli occitani per raccogliere fondi da destinare al centro di ascolto.