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Palermo caput mundi della multiculturalità

In questi giorni Palermo non ospita soltanto il convegno internazionale Vivere e testimoniare la frontiera, organizzato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia e in fase di conclusione con la visita a Lampedusa.

Vi si tiene anche, dal 4 all’8 ottobre, la terza edizione del Festival delle letterature migranti, manifestazione promossa in primis dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Leoluca Orlando, che dell’accoglienza dei migranti e della multiculturalità ha fatto una vera e propria bandiera. Come hanno potuto scoprire domenica pomeriggio anche i convenuti al convegno, ascoltando il suo intervento e la sua ormai celebre frase «Quando qualche giornalista mi chiede quanti migranti ci sono a Palermo, io rispondo “nessuno”. Chi arriva a Palermo diventa palermitano» (ne abbiamo parlato qui).

Patrocinato dalle più alte cariche dello Stato, il festival conta più di cinquanta tra sponsor e partner del mondo culturale ed economico. Tra i social partner, una quindicina, appartenenti soprattutto al mondo religioso e del volontariato, anche la chiesa valdese e il Centro diaconale «La Noce» di Palermo, l’arcidiocesi, la Comunità di Sant’Egidio, la Coreis (Comunità religiosa islamica italiana), l’Istituto siciliano Studi Ebraici, l’Ufficio pastorale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (Upedi).

Diversi luoghi diventeranno protagonisti del festival: palazzi storici, biblioteche, musei, teatri, librerie, con eventi che spaziano fra letteratura, cinema e teatro, musica e arti visive.

Non mancheranno gli spazi per dibattiti e momenti di confronto, in particolare nella sezione letteratura. Tra gli appuntamenti, segnaliamo infatti l’incontro di domani giovedì 5 ottobre alla libreria San Paolo alle ore 18. Un dialogo a più voci, intitolato I diritti del cielo e della terra, con i rappresentanti delle religioni monoteiste: Francesco Bonanno, docente di ebraico biblico, Peter Ciaccio, pastore della chiesa valdese di Palermo (via dello Spezio), Pietro Magro, responsabile Upedi e Yahya Sergio Yahe Pallavicini, imam e presidente della Coreis. Modera la giornalista Fernanda Di Monte, impegnata sui temi dell’informazione religiosa, della legalità e della multiculturalità.

Oggetto della tavola rotonda sarà il tema dello ius soli; si cercherà di dare un contributo, dal punto di vista delle diverse fedi religiose, alle domande relative ai diritti civili e politici, alla cittadinanza, fondamentale nella costruzione di una società aperta e plurale. Nell’occasione verrà presentata la collana curata dalla Coreis per le edizioni Paoline, che nasce dall’esperienza del dialogo interreligioso e intende rispondere in modo semplice e diretto agli interrogativi sul mondo religioso e culturale dell’islam (Perché i musulmani pregano 5 volte al giorno? Le donne devono sempre portare il velo? Chi ha scritto il Corano?).

Immagine: By Džidžidži – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=46405627