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Scompare Massimo Cavalli

Lo scorso mercoledì 27 settembre è scomparso a 87 anni a Massagno (comune adiacente a Lugano) l’artista ticinese Massimo Cavalli, nato a Locarno ma cresciuto a Bellinzona, dove attualmente è presente dal 1996 un fondo di suoi dipinti e stampe presso il Museo Villa dei Cedri.

Frequentò l’Accademia di Brera a Milano dal 1949 al 1954 e già nel 1957 Bellinzona ospitava la sua prima esposizione personale al Circolo di cultura, alla quale seguì una seconda due anni dopo a Locarno, alla galleria del Negromante. Nel 1960 e 1961 soggiornò all’Istituto svizzero di Roma.

Dal 1962 al 1980 ebbe uno studio a Milano, pur continuando a muoversi dal Canton Ticino. Svolse anche attività didattica come insegnante di incisione dal 1974 al 1992 al Centro scolastico industrie artistiche (Csia) di Lugano.

Realizzò opere di diverse tipologie: pittura informale (esponendo al Salone dell’Annunciata nel 1963 e alla Galleria del Milione nel 1967), una ricca produzione grafica pubblicata dalle edizioni Scheiwiller, i murali nella sala conferenze delle scuole comunali di Bellinzona, nonché nel Ginnasio di Locarno realizzati fra il 1965 e il ‘68.

Negli stessi anni realizzò anche delle vetrate, come quelle della Clinica Santa Croce di Orselina, in Svizzera, e le undici vetrate della chiesa cristiana protestante di Milano, della cui comunità fanno parte luterani e riformati di lingua tedesca e italiana, di origine soprattutto tedesca e svizzera, oltre che italiana.

Si tratta della prima comunità cristiana non cattolica di Milano, che fa oggi parte della Celi, Chiesa evangelica luterana in Italia e ha stretti rapporti con la Sek, Federazione delle chiese evangeliche svizzere. Fin dall’inizio del secolo si svolgevano culti evangelici in case private, ma nacque ufficialmente il 10 ottobre 1850 con l’elezione del primo presidente della comunità, sotto il severo controllo delle autorità governative e giudiziarie, riuniva alcune centinaia di membri, svizzeri, tedeschi e alsaziani, in una comunità multilingue e pluriconfessionale formata soprattutto da imprenditori, banchieri, commercianti. Il tempio fu edificato nel 1864 e dall’anno seguente ospitò nei locali adiacenti una Scuola protestante fondata nel 1860. Il numero di allievi crebbe rapidamente, rendendo necessario costruire un edificio apposito, accanto alla chiesa. Questo rimase in funzione fino al 1939, quando fu demolito per fare posto all’attuale via Marco de’ Marchi dalla quale si accede alla chiesa.

La comunità attraversò particolari vicende durante i due conflitti mondiali, quando i membri di origine tedesca furono costretti a lasciare l’Italia.

Nel corso dei decenni la comunità è stata formata da due nuclei distinti, quello luterano (tra i fondatori della Celi nel 1948) e quello riformato, con un consiglio comune. I due gruppi si sono uniti nel 1992, in una comunità che ha un pastore luterano e uno riformato.

La chiesa, che oggi conta circa 1000 membri, intrattiene intensi rapporti ecumenici all’interno della città, ed è tra i membri fondatori del Consiglio ecumenico delle chiese cristiane di Milano e del Forum delle Religioni.

Immagine di Frank Rothe, Neuburg/Germania