buffet

Una pausa preziosa

La giornata comincia di buon’ora. Alle sette del mattino, sotto il tradizionale tendone dove viene organizzato e gestito il buffet durante i lavori sinodali, è già operativo un nutrito gruppo della «commissione accoglienza» della chiesa valdese di Torre Pellice che da sempre si occupa di offrire ristoro ai sinodali con bibite fresche e spuntini dolci e salati.

Alle ore 8 però, il gruppetto di persone affaccendate e operose si ferma, sistema le sedie in circolo e dedica un tempo alla preghiera e all’ascolto della meditazione della Scrittura.

«Il breve culto – ci racconta Paola Campasso, coordinatrice della commissione accoglienza – dà il la alla nostra giornata. Quando arriva la pastora o il pastore che a turno ci offre la sua riflessione biblica quotidiana, noi tutti che siamo già a lavoro da un’ora, ci fermiamo. Se qualche avventore giunge in quel frangente a chiedere un caffè o una fetta di torta, deve avere pazienza ed aspettare. In quel momento tutti ci fermiamo per disporci all’ascolto della Parola di Dio da cui riceviamo l’incoraggiamento necessario per affrontare la giornata. La preghiera che condividiamo è una sorta di benedizione per la lunga giornata che vivremo insieme. Inoltre, il piccolo culto è anche l’occasione per i fratelli e sorelle della comunità di Torre Pellice di conoscere diversi pastori e pastore che svolgono il loro ministero in altre parti d’Italia».

La commissione accoglienza comincia a lavorare in vista del Sinodo già nei mesi di aprile/maggio quando si comincia a fare una verifica delle cose che servono; poi a giugno si fanno l’inventario e i sopralluoghi. Infine, ai primi di luglio si comincia ad organizzare l’acquisto dei prodotti e la verifica dei permessi alla Asl. «Il tutto – afferma Paola Campasso – avviene in ottima collaborazione con il Concistoro della chiesa di Torre Pellice, a cui abbiamo chiesto di avere una cucina a norma, e di investire delle risorse economiche nell’acquisto di una lavapiatti professionale in modo da garantire l’igiene».

Inoltre, la coordinatrice ricorda che, da tre anni ormai, il consumo di plastica durante la settimana sinodale è significativamente ridotto, grazie all’introduzione di piatti di ceramica, tazze di porcellana e bicchieri di vetro.

Il gruppo di persone coinvolte nel servizio è composto complessivamente da circa una settantina di persone che coprono un’ampia fascia di età (dagli adolescenti fino agli ottantacinquenni!). I più giovani sono addetti alla distribuzione delle bevande e verificano sempre che i tavolini siano puliti e in ordine; le signore sono intente a servire dietro i banchi e ad occuparsi delle stoviglie che vanno lavate e riordinate a ritmo sostenuto; infine, i fratelli sono addetti al montaggio e alla verifica della struttura del tendone, al controllo della parte elettrica, allo spostamento degli oggetti più pesanti, e allo smaltimento quotidiano dei rifiuti. «Il ristoro e l’accoglienza che offriamo durante il Sinodo – conclude Paola – è un servizio che svolgiamo per la nostra chiesa, cercando di fare del nostro meglio con gioia e impegno».

Immagine di Pietro Romeo