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Le sfide della Chiesa metodista del Togo

Martine Lawson è presidente della Chiesa metodista del Togo (Emt). In un’intervista concessa al sito della Cevaa, la Comunità di chiese in azione, ad un anno dalla sua elezione, fa il punto sulla situazione della sua chiesa : «Sono stata eletta il 15 maggio 2016, e con me la mia collega, la segretaria generale Angèle Dogbé Wilson. Due donne quindi alla guida della nostra comunità, una bella sfida in un periodo non semplice, dopo le crisi degli ultimi anni. Ciò non ci impedisce di tentare di dare corso ai progetti che avevamo in mente, e in parte in corso, al momento delle nostre nomine. In particolare dal 2005 abbiamo avviato una politica di espansione per ampliare la nostra area di influenza dalla zona sud, in cui siamo tradizionalmente presenti, verso il nord. Ma ora vanno costruite chiese, fondate comunità, coinvolti i fedeli, seguiti e rafforzati nella fede. Per questo motivo abbiamo presentato proprio alla Cevaa un progetto volto fra l’altro al noleggio di un pulmino che consente di praticare sul campo l’evangelizzazione, con risultati assai incoraggianti».

Una delle sfide chiave per lo stato africano è quello dell’autonomia agricola e anche in questo campo la chiesa metodista tenta con i suoi mezzi di giocare un ruolo: «La Cevaa ci aiuta anche in una fattoria agro-pastorale creata su un terreno donato da un’associazione di chiese del territorio. L’avvio è stato stentato, abbiamo dovuto rivedere i nostri piani, fatte varie valutazioni sul campo e assunto infine un agronomo cui va il compito di coordinale le attività della piccola realtà che vuole divenire laboratorio per insegnare ad utilizzare al meglio la terra. Una volta pienamente operativa formerà 25 nuovi tecnici agricoli ogni 9 mesi».

Ci sono poi le relazioni con le chiese sorelle che al momento hanno trovato un canale privilegiato in particolare con il vicino Camerun: «Per coltivare relazioni con nostre chiese sorelle abbiamo avviato un progetto con la Chiesa presbiteriana del Camerun. Abbiamo in questo caso avuto una settimana di incontri con il moderatore e il responsabile sinodale, che hanno apprezzato che delle donne fossero al vertice di una chiesa sorella, ma ancora di più direi con un sorriso hanno compreso che ciò è possibile. Siamo stati invitati a ricambiare la visita a novembre, quando la Chiesa presbiteriana festeggerà i 60 anni dall’autonomia dal protettorato britannico e sarà per noi un piacere esserci».

«Dobbiamo ora coordinare i nostri sforzi per far crescere di numero la chiesa, rafforzare i fedeli metodisti nella fede, ma abbiamo molta fiducia nel domani» conclude Lawson.

I metodisti in Togo sono poco più di centomila su un popolazione complessiva di 6 milioni di abitanti. Sono presenti almeno dal 1843, con l’arrivo delle missioni britanniche.