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L’ultimo saluto a Miriam Schirò

Il 10 luglio è mancata a Scicli Miriam Schirò, una delle figure più rappresentative della attiva comunità metodista del ragusano. Aveva 103 anni, essendo nata il 17 aprile 1914. Era figlia di Lucio, fra i principali personaggi del metodismo italiano, fondatore della Chiesa di Scicli, in cui era giunto, pastore, nel 1908. Pacifista e credente, socialista e sindaco fra il 1944 e il 1947, alla sua figura la stessa Miriam dedicò un libro “Un lottatore senza armi”. Miriam per oltre 40 anni è stata insegnante elementare, formando generazioni di giovani. Fra il 1933 e il 1939 ha prestato servizio in Istria, conribuendo alla diffusione della lingua italiana nell’area. E’ stata rappresentante del Comune nel comitato delle scuole materne regionali. Nella Chiesa metodista di Scicli ha curato per vari anni la Scuola domenicale, l’Unione femminile ed è stata presidente del consiglio di chiesa, presidente del consiglio di circuito e direttrice della scuola materna che porta il nome di suo padre. Figura di riferimento per i membri di chiesa e per i suoi concittadini, è stata ricordata con commozione sia dagli ex studenti che dai tanti che hanno avuto modo di conoscerla durante la sua lunga vita.

«La ringraziamo maestra per averci fatto amare la nostra lingua italiana che è amare la nostra terra, la nostra cultura, la nostra memoria» – ha espresso una ex allieva durante i funerali, aggiungendo che «Miriam Schirò è stata maestra di memoria, umana, civile, sociale, politica. Grande combattente senz’armi come educatrice e come cittadina e componente attiva della sua comunità e della nostra città. Il suo esempio, il suo averci educato alla partecipazione ha sicuramente determinato le nostre scelte. Questa è stata e molto altro Miriam Schirò e come dicevo questo più che un ricordo è un atto d’amore».

Dalle sue compagne e dai suoi compagni della Chiesa metodista sono giunte altre parole che tratteggiano la personalità ecclettica di Miriam Schirò:

«Ricordo i momenti di scuola domenicale con lei come monitrice, erano davvero affascinanti! Quei momenti li definirei “multidisciplinari” perché, in un’ora appena, la cara Signorina Miriam era capace di farci vivere diverse esperienze. Lei sapeva passare da un’attività all’altra con elegante competenza! Così, dalla lettura della Bibbia si passava alla geografia, con tanto di mappe d’Israele e dintorni; da questa alla drammatizzazione di brani biblici ed ancora ai canti degli inni che, grazie a lei, ho imparato, abbiamo imparato e che, solo ad un accenno, ci riconducono e ricondurranno ancora e sempre a lei! Lei, che imperterrita li ripeteva suonando con forza e passione.

Forza, perché il vecchio armonium era a pedali duri; passione, perché sapeva trasmettere, attraverso il canto degli inni, quella gioia e serenità di chi si accosta a celebrare il Signore! Noi tutti non finiremo mai di dirle grazie.