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Pronti a mobilitarsi per i giovani e le donne

Anne-Sophie Macor, segretaria esecutiva incaricata dei progetti e degli scambi interpersonali della Cevaa (Comunità di chiese in missione), ha incontrato la Chiesa protestante e quella luterana del Senegal. Un incontro di sei giorni (dal 13 al 19 giugno scorsi), scandito da riunioni, visite in loco, laboratori, culti, per fare il punto sulla situazione di queste chiese e sui progetti sostenuti dalla Cevaa, ma anche un momento di incontro umano e condivisione dei successi e delle difficoltà delle chiese locali.

La visita alla chiesa luterana (Els, che comprende 13 comunità), durata quattro giorni, ha portato Macor nella regione di Fatick, a sudest di Dakar, in un territorio di paludi salate. Qui ha incontrato in particolare due realtà: un centro di accoglienza in costruzione, i cui lavori sono fermi a causa della mancanza di fondi. La Cevaa ha chiesto di ricevere un rapporto, da esaminare al fine dello stanziamento di appositi finanziamenti. La seconda realtà, finanziata dalla Cevaa, è il Centro di promozione femminile, punto di riferimento con i suoi corsi di cucina, tintura e cucito, che garantiscono un diploma riconosciuto, che quest’anno è stato consegnato a 40 donne e ragazze, soprattutto vedove e in condizioni di povertà estrema.

Altri tre progetti, incontrati da Macor, sono stati lo studio di registrazione della chiesa luterana, che permette di realizzare trasmissioni radiofoniche e offre uno spazio agli artisti locali, alcuni progetti di sicurezza alimentare e agricoltura biologica, e un presidio medico (finanziato da privati) dotato di infermiera, ostetrica e medico, che offre consulenze e prevenzione.

Durante l’incontro è stato possibile confrontarsi con gli operatori del territorio, l’esecutivo della Els, che ha raccontato il lungo e difficile lavoro di organizzazione dei progetti e in particolare della loro rigorosa gestione finanziaria (al momento la Chiesa di Finlandia è il principale finanziatore della Els, con un finanziamento trimestrale che copre la quasi totalità dei costi dei progetti). All’interno di ciascuna chiesa locale, poi, esiste da più di vent’anni un gruppo di sostegno a scolari e studenti che ha permesso quest’anno di sostenere 235 giovani, anche attraverso tre convitti.

La visita è stata anche occasione per parlare degli inviati della Cevaa, e in particolare del pastore Moussa Marone, in servizio per la Chiesa valdese nella comunità di lingua francese di Roma.

Per quanto riguarda invece la visita alla Chiesa protestante del Senegal (Eps), le tappe istituzionali sono state: l’incontro con il moderatore e il segretario sinodale, a Dakar, che hanno presentato i progetti in corso (innanzitutto le celebrazioni dei 500 anni della Riforma protestante con l’accoglienza di gruppi giovanili) e con i responsabili dei dipartimenti. In particolare quest’ultimo confronto è stato incentrato su cinque progetti in cui la Cevaa è coinvolta: un programma di prevenzione dell’Ebola, un programma di scambi femminili tra Senegal e Camerun, la «Scuola del freddo» (un percorso di formazione professionale sulla climatizzazione per contrastare la dispersione scolastica, cofinanziato dall’otto per mille dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi italiane e dal Governo senegalese), attività giovanili e la costruzione di un centro di accoglienza provvisoria e laboratorio di sartoria per le donne.

Partecipando a un laboratorio sulla gestione dei progetti insieme a una sessantina di persone, che si è concluso con un momento di riflessione teologica e di preghiera, Macor ha avuto modo di misurare la ricchezza della Chiesa protestante senegalese e delle sue risorse umane, pronte a mobilitarsi.

Immagine: di eutrophication&hypoxia, via Flickr