evinhouseofdetention

Tre cristiani condannati in Iran

Fonte: Anglican News

Due cristiani iraniani, il pastore Victor Bet Tamraz e Hadi Asgari, sono stati condannati a dieci anni di prigione e un terzo, Amin Afshar Naderi è stato condannato a quindici anni.

Il pastore, di origini assire, serve da diversi anni le chiese pentecostali iraniane e il suo ruolo è riconosciuto ufficialmente dal governo iraniano, anche se la sua chiesa a Teheran è stata chiusa dal 2009 ed egli è stato destituito dal suo ruolo; costretto ad abbandonare il ministero ufficiale, ha continuato il proprio ministero al di fuori delle chiese ufficiali.

Le accuse sono, tra le altre, proselitismo, attività di culto domestico (illegali), stampa e diffusione di Bibbie. Naderi, convertitosi dall’islam, è stato accusato di «agire contro la sicurezza nazionale» e di «blasfemia».

I termini della condanna sono stati definiti da un giudice a Teheran dopo l’udienza di giugno. Gli accusati non erano presenti alla lettura della sentenza, e i loro avvocati hanno annunciato che faranno ricorso contro la decisione della corte.

Il pastore Victor Bet Tamraz venne prelevato nella propria casa insieme a Naderi durante una celebrazione natalizia nel 2014; in quell’occasione tutte le persone presenti furono interrogate e perquisite per diverse ore, e nel corso dell’operazione vennero sequestrati computer, telefoni cellulari e numerosi libri. Tutte le persone, eccetto Bet Tamraz e Naderi, furono rilasciate, ma avvertite che sarebbero state sorvegliate dai servizi di sicurezza per ulteriori accertamenti. Anche i due arrestati furono in seguito rilasciati su cauzione, ma Naderi è stato ri-arrestato nel corso di un pic-nic nell’agosto dello scorso anno insieme ad Hadi Asgari e altre tre persone, tra cui il figlio del pastore Bet Tamraz. Anche Hadi Asgari è un convertito, ed è stato accusato di «agire contro la sicurezza nazionale» e di «creare e organizzare chiese domestiche». Anche il figlio del pastore Bet Tamraz, Ramiel, ha ricevuto le medesime accuse, insieme ad altre legate al ministero del padre. La moglie del pastore, Shamiran Issavi, il mese scorso è stata tradotta dalle autorità nel Centro di detenzione di Evin, a nordovest di Teheran (noto per ospitare prigionieri politici e cristiani), con l’accusa di «partecipare a seminari stranieri» e di «agire contro la sicurezza nazionale» in quanto membro di chiesa. È stata rilasciata dopo un giorno dietro pagamento di una cauzione di circa 30.000 dollari.

I cristiani iraniani sono uniti in preghiera e chiedono di fare altrettanto affinché il giudice d’appello ribalti le condanne e assolva anche la moglie e il figlio del pastore Victor Bet Tamraz.

Immagine: By Ehsan Iran – روزی روزگاری اوین – عکسها از وبلاگ خرداد 88 from Flickr, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11716864