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Ex Pmt, si lavora per gli esclusi dall’accordo con Papcel

Sono iniziate le operazioni per andare incontro ai lavoratori pinerolesi rimasti disoccupati dopo il fallimento della Pmt, l’azienda che produce macchine per cartiere e che a maggio è stata acquisita dalla Papcel, che ha sede in Repubblica Ceca.

Lunedì 5 giugno le parti sindacali sono state convocate al Salone delle rappresentanze del Comune di Pinerolo per discutere un piano di ricollocamento per i lavoratori che sono rimasti fuori dall’accordo con l’azienda ceca Papcel, che ha rilevato i macchinari dello stabilimento di Pinerolo e ha assunto 86 lavoratori su 140.

Durante l’incontro è emerso un forte scontento da parte dei lavoratori per l’assenza dei rappresentanti regionali, in particolare dell’assessora al Lavoro, Gianna Pentenero, anche se il sindaco di Pinerolo Luca Salvai, che ha fortemente voluto l’incontro, ha dichiarato che il suo intento non era invitare la Regione, ma piuttosto iniziare a tracciare una via e una strategia per il ricollocamento dei 54 lavoratori rimasti esclusi dall’accordo con Papcel, che sono ancora senza stipendio e senza ammortizzatori sociali. «Doveva essere un incontro preliminare – ha spiegato Salvai nella trasmissione Tutto Qui su Radio Beckwith evangelica – per mettere insieme il curatore fallimentare, che è rimasto proprietario dei muri della fabbrica, le rappresentanze sindacali e l’amministrazione comunale per provare a legare il finanziamento di ricollocazione ai permessi di ricostruire su parte dell’area industriale». Il sindaco si riferisce al 2013, quando vennero rilasciati dei permessi per trasformare una parte dell’area industriale della ex Pmt in area residenziale e commerciale. L’intento del sindaco è quello di legare questi due aspetti a quello del ricollocamento lavorativo nell’avvio di riqualificazione urbana di parte dell’area «visto che – prosegue Salvai – da questa operazione, la procedura di fallimento portata avanti dal curatore Luca Poma, la famiglia Nugo, ex proprietaria, ci guadagna».

Salvai su questo punto non vede né ostacoli né difficoltà. «Più che altro vedo la possibilità di delineare un percorso. Il curatore fallimentare si è reso disponibile anche a finanziare azioni che prevedano la ricollocazione dei lavoratori. D’ora in poi la Regione dovrà essere coinvolta, anche perché questa è una delle sue funzioni».

Salvai si è lamentato che l’incontro si sia trasformato in un’assemblea pubblica con la presenza di quasi tutti gli ex lavoratori Pmt, mentre lui avrebbe voluto che rimanesse più limitato nel numero di attori, in modo da dedicarsi al dettaglio tecnico delle operazioni di ricollocazione.

Dall’altra parte, le delegazioni sindacali presenti all’incontro si sono dette fortemente dispiaciute per l’assenza della Regione Piemonte: «È fondamentale – ha dichiarato Bruno Bonetto, sindacalista Fim Cisl – avere degli incentivi ad assumere da parte della Regione Piemonte per rendere appetibili alle aziende i lavoratori ex Pmt. In questo momento ci sono pochi sgravi fiscali per chi assume, quindi è necessario fare di tutto per fare in modo che per le aziende sia il più semplice possibile e il meno caro possibile dare lavoro ai disoccupati ex Pmt».

Dei 54 lavoratori rimasti esclusi, una decina andranno pensione o prepensionamento. In cinque-sei si sono già ricollocati, e 37-38 rimangono ancora in attesa. Queste persone, pur avendo fatto iscrizione alla NASpI, la nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, ovvero il diritto all’indennità di disoccupazione, non hanno ancora ottenuto nulla. Essendo stati licenziati dal fallimento, per legge, percepiranno l’indennità quando finirà il periodo di preavviso, ovvero proprio dopo circa due mesi e mezzo.

Solidarietà cittadina con la musica

Intanto, la comunità pinerolese si organizza per testimoniare la propria solidarietà e dare un po’ di sollievo agli ex lavoratori che ancora oggi portano avanti il presidio permanente davanti alla fabbrica, avviato a fine gennaio, all’indomani dell’annuncio del fallimento.

Sabato 10 giugno è stata organizzata una festa solidale in piazza Roma, dalle 18 a mezzanotte, all’insegna della musica. Pensata e voluta dagli assessorati alle Politiche giovanili, alle Politiche sociali e al Lavoro, dopo la solidarietà delle scritte e degli hashtag #pmtnondevemorire, delle marce cittadine, ora una piazza e una serata per ribadire ancora una volta che Pinerolo è vicina a chi ha perso il lavoro e non è stato reintegrato. Nell’organizzazione anche Giovani per il Territorio, il locale L’Ora Giusta e i gruppi pinerolesi che si esibiranno gratuitamente: Jambalaya, Don Caetano, Surfoniani, Piccolo Circo Barnum, Mechinato, Edna e Garage 36.

Immagine: Radio Beckwith