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#Cannes2017. La Giuria ecumenica premia il film giapponese “Hikari”

Ad aggiudicarsi il Premio della Giuria ecumenica della 70esima edizione del Festival cinematografico di Cannes è il film “Hikari” (Verso la luce) della regista giapponese Naomi Kawase. La celebrazione di premiazione si è svolta oggi pomeriggio presso la Sala degli Ambasciatori del Palais des Festivals di Cannes.

A rendere nota la motivazione della 44esima Giuria ecumenica la sua presidente, la pastora Denyse Muller: «Una giovane donna, Misako, grazie all’audio-descrizione rende accessibili i film ai non vedenti. Questa pellicola, di grande qualità artistica, ci invita con la sua poesia a guardare e ascoltare con maggiore attenzione il mondo che ci circonda. Ci incoraggia al dialogo e all’accoglienza dell’altro. “Hikari” ci parla di responsabilità, resilienza, speranza, e della possibilità, per chi è nell’oscurità, di scorgere la luce».

La giuria internazionale era composta da 3 protestanti e 3 cattolici: oltre alla sua presidente, ne erano membri il pastore Andreas Engelschalk della Chiesa evangelica di Hessen-Nassau (Germania); Jos Horemans, già presidente SIGNIS Europa (Belgio); Benjamín Lorenzo Sánchez, regista e sceneggiatore (Spagna); Valérie de Marnhac, critica cinematografica (Francia); Gaëlle Courtens dell’Agenzia stampa NEV-Notizie evangeliche della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

Per la scheda e il trailer del film premiato clicca qui.

Dal 1974 la Giuria ecumenica, composta da membri dell’organizzazione protestante INTERFILM e di quella cattolica SIGNIS, premia pellicole con tematiche vicine alla dimensione spirituale e alla condizione degli oppressi, con particolare attenzione per questioni quali la giustizia, la dignità umana, la salvaguardia del Creato, la pace, la solidarietà e la riconciliazione.