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Gli errori dell’Italia sulle politiche migratorie

Paolo Borgna è magistrato dal 1981 ed è tra i massimi esperti italiani di criminalità organizzata e immigrazione. Venerdì 11 maggio alle 21 parlerà al Museo regionale dell’emigrazione dei piemontesi nel mondo a Frossasco in una serata dedicata alle pratiche di governo dell’immigrazione che l’Italia ha vissuto in questi anni. Si spiegherà come si è affrontato il fenomeno a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, quali sono stati gli errori commessi con le leggi del passato e quali sono, ancora oggi, le contraddizioni della normativa vigente sull’immigrazione, oltre alle problematiche dell’oggi, dopo l’aumento del fenomeno migratorio a partire dal 2015.

Al centro della relazione si affronterà il fenomeno epocale delle migrazioni verso l’Europa, che, spiega il magistrato ai microfoni di Tutto Qui, su Radio Beckwith evangelica, «poteva rappresentare l’occasione propizia per ragionare intorno al tema di una cultura della legalità, capace non solo di coniugare il principio di solidarietà con comuni doveri di cittadinanza, ma anche di estendere i diritti e includere popolazioni nuove».

Attraverso il racconto delle storie a cui ha assistito nei tribunali, come quella di Angela, che voleva fare la badante o Abdel, giardiniere clandestino, Paolo Borgna illustrerà come l’ampia ma confusa normativa italiana sugli stranieri produca ingiustizie e si mostri inadeguata rispetto agli obiettivi che si era posta. «L’insieme degli ordinamenti – argomenta Borgna – non ha saputo fare dell’Italia un Paese d’accoglienza in grado, allo stesso tempo, di garantire che l’immigrazione non provochi il degrado dei diritti, delle regole, dei servizi sociali della nostra comunità».

Il magistrato Borgna ha lavorato a Bruxelles come esperto di criminalità transfrontaliera, e al Patto di stabilità per il Sud Est Europa tra il 2001 e il 2003. Attualmente è procuratore aggiunto a Torino, dove coordina il gruppo di lavoro Sicurezza urbana. Inoltre, è autore di vari saggi sulla giustizia, tra cui Il giudice e i suoi limiti, scritto a quattro mani con il collega Marcello Maddalena, e per anni si è occupato di tratta degli esseri umani.

La questione delle migrazioni è uno dei temi di maggiore attualità dell’Italia di oggi e sulle pagine di Riforma si cerca ogni giorno di alimentare il dibattito in corso: da quello inerente alle organizzazioni umanitarie, emerso in questi giorni, ai diritti dei migranti, alle soluzioni proposte dai corridoi umanitari. L’incontro di venerdì sera è l’occasione per avere un quadro chiaro della normativa e dei limiti che ancora oggi non ci permettono di essere un paese veramente moderno.