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Poter credere, non credere o credere «diversamente»

Dopo oltre due anni di lavoro, un gruppo di giuristi della Fondazione per l’analisi, gli studi e le ricerche sulla riforma delle istituzioni democratiche e dell’innovazione nelle amministrazioni pubbliche (Astrid – nata nel 2001) coordinato dal costituzionalista Roberto Zaccaria, presenterà domattina al Senato della Repubblica – Sala Zuccari – la nuova proposta di «legge quadro» sulla libertà religiosa con l’intenzione di portarla in Parlamento nella futura legislatura.

La lettura del testo completo avverrà in occasione di un Convegno di studi dal titolo: «Ragioni e proposte per un intervento legislativo», al quale parteciperà anche il moderatore della Tavola valdese, il pastore Eugenio Bernardini.

«Credo vi sia una ragione particolare che giustifica la mia presenza domani – ha dichiarato a Riforma.it il moderatore Bernardini –: il fatto che nel 1984 siano state proprio le Chiese rappresentate dalla Tavola valdese a ottenere la prima Intesa ai sensi dell’Articolo 8 della Costituzione. Un’antica minoranza a lungo perseguitata che, soltanto nel 1848, ottenne i diritti civili e nel 1984, a 36 anni dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, poté sottoscrivere la prima Intesa con lo Stato».

Un appuntamento importante e con presenze autorevoli: ad aprire la giornata sarà il presidente del Senato Pietro Grasso, poi è prevista l’introduzione di Giuliano Amato. La proposta di legge sarà illustrata da quattro relatori: Alessandro Ferrari, Roberto Mazzola, Pierangela Floris e Sara Domianello, presieduti da Franco Bassanini. Nel pomeriggio il giurista Roberto Zaccaria darà spazio al dibattito presso Palazzo Altieri con alcuni esperti in materia: Giuseppe Casuscelli, Francesco Margiotta Broglio e Cesare Mirabelli; i ministri Anna Finocchiaro e Marco Minniti e il moderatore Eugenio Bernardini, appunto.

Già in passato la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) aveva attivato un percorso importante sul tema della libertà religiosa poi condiviso con Astrid, attivando incontri e riunioni con deputati e senatori italiani affinché si potesse arrivare alla presentazione di una legge quadro sulla libertà religiosa in Italia, attraverso convegni, proprio al Senato, e stimolando il dibattito anche nello spazio pubblico. Il pastore Luca Maria Negro, presidente della Fcei ha dichiarato solo ieri all’agenzia Nev: «Il testo, al quale in alcuni momenti della sua gestazione abbiamo collaborato, verrà da noi studiato con attenzione. Esso rappresenta senz’altro una valida base di partenza per il futuro lavoro legislativo. Come evangelici, ci riserviamo di mantenere uno sguardo costruttivo in materia».

La libertà religiosa non può essere, però, soltanto quella di alcune comunità, ma dev’essere per tutti, dice ancora Bernardini a Riforma.it: «Il fatto che abbiamo ottenuto un’Intesa e che altre siano arrivate dopo la nostra, non ci impedisce di rilevare che, a oggi, la maggior parte dei credenti di tradizione diversa dalla cattolica non dispongono né di un’Intesa né di un adeguato riconoscimento giuridico. Riteniamo prioritario il superamento della legge “sui culti ammessi” del 1929, con una nuova norma adeguata alla pluralità religiosa che in questi decenni si è affermata in Italia e che sia previsto il principio di accessibilità all’Intese per tutte le confessioni religiose che lo richiedano. La legge sulla libertà religiosa che auspichiamo – prosegue Bernardini –, non deve chiudere le porte alla possibilità di stipulare nuove Intese. La libertà di religione è sorella gemella della libertà di coscienza. Non esiste la libertà di poter credere se non c’è dall’altra anche la libertà di poter non credere o di credere in forme non convenzionali. Nella società che qualcuno definisce post-secolare, questa è forse la sfida più importante».

Dalle 9.30 alle 13.15 presso la Sala Zuccari, Palazzo Giustiniani, via della Dogana Vecchia 29 (per gli uomini obbligo di giacca e cravatta). E dalle 14.30 a Palazzo Altieri, Sede di rappresentanza del Banco BPM, piazza del Gesù 49. Per informazioni: segreteria@astrid.eu.

Immagine: via Pixabay