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Chiese cristiane da Juncker: «Crediamo nel progetto europeo»

«Sfide senza precedenti richiedono oggi un lavoro ulteriore per la pace, la giustizia e la solidarietà. Crediamo più che mai nel progetto europeo e crediamo che un cammino comune basato su valori condivisi sia quello migliore»: è quanto affermano in un messaggio congiunto diffuso venerdì 31 marzo l’arcivescovo anglicano Christopher Hill e il cardinale Reinhard Marx, rispettivamente presidenti della Conferenza delle chiese europee (Kek) e della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), al termine del loro incontro a Bruxelles. «Un’Europa unita – prosegue il messaggio – porta pace in un mondo in cui la pace non è scontata. Insieme l’Europa può affrontare le sfide sociali ed economiche della globalizzazione, comprese le disuguaglianze sociali che permangono nei suoi confini».

Scopo dell’incontro era “rafforzare l’impegno ecumenico delle chiese al progetto europeo, qualsiasi siano i nuovi percorsi necessari”. L’impegno delle chiese si sostanzia, per quel che riguarda la Kek in un “ampio processo di consultazione sul futuro d’Europa” in corso tra le chiese membro dell’organismo ecumenico. Quanto alla Comece è iniziato il lavoro per la preparazione di un congresso che si terrà in Vaticano a fine ottobre su “(Ri)pensare l’Europa”.

Insieme i due presidenti hanno rinnovato l’impegno ai contenuti nella Charta oecumenica, auspicando «un futuro dell’Europa che sia fedele e porti avanti la visione posta 60 anni fa».

Hill e Marx hanno anche incontrato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel quadro dell’art. 17 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea che prevede un dialogo aperto, trasparente e regolare tra le istituzioni della UE e le chiese. A sessant’anni dai Trattati di Roma è stata un’occasione per ribadire il loro “sì” al progetto europeo.

Foto: Cec, da sinistra: Jean-Claude Juncker, Reinhard Marx, Christopher Hill