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Premio svizzero per la predicazione 2017

“Osar pensare, poter agire, amare credere” è questo il motto scelto dalla Federazione delle chiese protestanti svizzere per la seconda edizione del premio dedicato alla miglior predicazione dell’anno. Nei templi elvetici, domenica dopo domenica oltre duemila predicatori e predicatrici salgono su un pulpito per proclamare la parola di Dio e condividere riflessioni sull’importanza dell’Evangelo nei nostri tempi. La predicazione è un’antica e vigorosa tradizione riformata, ma è anche a suo modo un’opera d’arte in cui convergono teologia, espressione orale e esperienza di vita; questo la Federazione svizzera vuole mostrare. Due le categorie previste: una per le lingue tedesca e romanza, l’altra per il francese e l’italiano. Due quindi sarnno anche i vincitori, in nome della pluralità linguistica svizzera.

«L’obiettivo non è quello di favorire la concorrenza, ma di rendere merito e onore ai predicatori cui è concessa l’opportunità di mettere in luce il proprio lavoro- commenta Gottfired Locher, presidente del Consiglio della Feps-; attraverso le loro parole è Dio stesso a interpellare l’essere umano. Ecco perché oggi, forse più che mai, la predicazione è un’opportunità per la chiesa e per la società».

I vincitori, che si aggiudicheranno 1500 franchi svizzeri ciascuno, saranno annunciati a Berna il 6 novembre prossimo da un’apposita giuria che avrà il compito di valutare i testi presentati. Il termine per l’iscrizione è il 30 aprile. Tutte le informazioni qui 

 

Foto: Loren Kerns