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Il Sellaronda incorona Barazzuol

Lo sport rappresenta, tra le altre cose, anche una continua sfida con se stessi. E allora anche un atleta pluridecorato come Filippo Barazzuol, che in carriera non si è certo fatto mancare successi e soddisfazioni, può trovare la gioia di una prima volta aggiudicandosi una competizione che, nel passato, non l’aveva mai visto salire neanche sul podio.

 

Parliamo della Sellaronda Skimarathon, notturna di sci alpinismo, una classica di questa disciplina. Una gara di coppia, molto sentita, oltre che dagli atleti, anche dal pubblico locale del bellunese. «Una gara particolare – racconta il campione torrese – , svolta interamente in pista, cosa che fa storcere il naso ai puristi della disciplina, che concepiscono solo il fuori pista. Il fascino, però, sta proprio nel fatto che il percorso si snoda all’interno di quattro centri abitati e permette agli abitanti di questi paesi di godersi lo spettacolo, cosa che normalmente non può avvenire in altri tipi di gare».

 

Selva, Canazei, Arabba e Corvara sono i paesi, distribuiti intorno al massiccio del Sella, il cui centro viene innevato per permettere lo svolgimento di questa affascinante competizione notturna. Filippo, alla sua quinta partecipazione, è riuscito a centrare l’obiettivo in coppia con il friulano Tadei Pivk, con il quale ha tagliato il traguardo con il tempo finale di 2:52.03 sui 42 km di percorso e 2.700 m di dislivello totali. «In questo tipo di gara è fondamentale riuscire a mantenere un andamento regolare e uniforme tra i membri della coppia. Tadei, che si è già aggiudicato il Sellaronda in più occasioni, mi ha dato fiducia: dopo aver disputato insieme una gara a inizio stagione abbiamo visto che c’era una buona intesa e abbiamo deciso di affrontare insieme questa sfida. Scelta che si è rivelata vincente»

Una gara dura e faticosa: alla fine, il risultato ha però ripagato i due atleti di tutti gli sforzi profusi. Filippo e Tadei hanno tagliato il traguardo di Arabba, punto di partenza e di arrivo della gara, staccando i secondi classificati di circa due minuti. «In una gara di questo tipo le difficoltà sono perlopiù di gestione delle energie: una crisi è sempre dietro l’angolo e significa perdere minuti preziosi, quindi è fondamentale gestire saggiamente le energie, anche nella dinamica di coppia».

Ora, come tutti i campioni, Filippo non si ferma a guardare indietro e, festeggiato rapidamente il successo, si proietta già agli ultimi impegni di stagione. «la neve comincia a scarseggiare, ma ci sono ancora due gare dure e avvincenti come Adamello e Mezzalama in cui sono determinato a fare bene per chiudere in bellezza una stagione di cui finora posso dirmi soddisfatto».